bellissimo libro ♥️
Sei personaggi in cerca d'autore
«I Sei personaggi segnano la ricomposizione di quel gigantesco puzzle che è stato l'intreccio tra la vita di Pirandello e la sua opera di scrittore, in un continuo va e vieni dalla realtà alla sua trasfigurazione.» - Andrea Camilleri
«Questa mia servetta Fantasia ebbe la cattiva ispirazione di condurmi in casa tutta una famiglia, non saprei dir dove né come ripescata, ma da cui, a suo credere, avrei potuto cavare il soggetto per un magnifico romanzo. Insomma quei sei personaggi, nati vivi, volevano vivere.» Così scrive Pirandello nel 1925, nella premessa aggiunta alla terza edizione dei Sei personaggi in cerca d'autore. Rappresentata per la prima volta al Teatro Valle di Roma nel 1921, la pièce aveva ottenuto un'accoglienza tempestosa, con il pubblico che urlava "Manicomio!" dalla platea. Né poteva essere diversamente, vista la portata rivoluzionaria di quei sei personaggi senza nome che irrompono per declamare la propria catastrofe. Espressione del disordine incoercibile che li ha generati, essi sono l'inizio di una rivoluzione che ha cambiato la storia del teatro e spalancato allo spettatore la dimensione straniante del luogo in cui finzione e realtà si fronteggiano in un abbraccio impossibile.
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Autore:
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Curatore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2018
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Maddalena 17 febbraio 2022⭐⭐⭐⭐⭐
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E’ considerata l’opera principe del teatro pirandelliano. Tra l’altro ha avuto anche il merito d’innovare la tecnica teatrale, quale illustre esempio di “teatro nel teatro” e di abbattimento della “quarta parete” del palcoscenico, quella invisibile che separa la scena dal pubblico. Il tema è quello, tipicamente pirandelliano, del contrasto tra la vita e la “forma”, reso attraverso il contrasto fra i sei personaggi, usciti dalla penna dell’autore, ma non realizzati in una forma organica e compiuta, e una compagnia di comici invitati a interpretarli. La celebre opera pirandelliana evidenzia l’impossibilità della realizzazione, in questa nostra società, di persone autentiche. La contraddizione tra i personaggi, che si sentono incompiuti e vogliono realizzarsi, e gli attori, che rappresentano il fluire della vita, rende in modo quanto mai efficace, il dramma della vita umana, che è un continuo volgersi di tragedie in commedie e viceversa. Questo proprio perché i personaggi, che rappresentano i ruoli e le convenzioni sociali, non hanno una loro consistenza autonoma, ma gli attori, cioè la vita, sono tali proprio in quanto danno un volto ai personaggi stessi. E’ una contraddizione insanabile quella tra l’identità immutabile dei personaggi, ma inconsistente, e la sempre diversa interpretazione che possono darne gli attori, che rappresentano il fluire incessante della vita. E’ un continuo gioco di finzione e realtà, un intercambiarsi dei ruoli, un volgersi della tragedia in commedia, che rende il teatro pirandelliano un affascinante paradigma della vita umana.
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E’ considerata l’opera principe del teatro pirandelliano. Tra l’altro ha avuto anche il merito d’innovare la tecnica teatrale, quale illustre esempio di “teatro nel teatro” e di abbattimento della “quarta parete” del palcoscenico, quella invisibile che separa la scena dal pubblico. Il tema è quello, tipicamente pirandelliano, del contrasto tra la vita e la “forma”, reso attraverso il contrasto fra i sei personaggi, usciti dalla penna dell’autore, ma non realizzati in una forma organica e compiuta, e una compagnia di comici invitati a interpretarli. La celebre opera pirandelliana evidenzia l’impossibilità della realizzazione, in questa nostra società, di persone autentiche. La contraddizione tra i personaggi, che si sentono incompiuti e vogliono realizzarsi, e gli attori, che rappresentano il fluire della vita, rende in modo quanto mai efficace, il dramma della vita umana, che è un continuo volgersi di tragedie in commedie e viceversa. Questo proprio perché i personaggi, che rappresentano i ruoli e le convenzioni sociali, non hanno una loro consistenza autonoma, ma gli attori, cioè la vita, sono tali proprio in quanto danno un volto ai personaggi stessi. E’ una contraddizione insanabile quella tra l’identità immutabile dei personaggi, ma inconsistente, e la sempre diversa interpretazione che possono darne gli attori, che rappresentano il fluire incessante della vita. E’ un continuo gioco di finzione e realtà, un intercambiarsi dei ruoli, un volgersi della tragedia in commedia, che rende il teatro pirandelliano un affascinante paradigma della vita umana.
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