Il sentiero selvatico - Matteo Righetto - copertina
Il sentiero selvatico - Matteo Righetto - copertina
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Letteratura: Italia
Il sentiero selvatico
Disponibile dal 11/11/25
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Disp. dal 11/11/25

Descrizione

In questo romanzo intriso di magia e tradizioni arcaiche, Righetto ci ricorda quanto stretto sia il legame tra il destino degli esseri umani e quello delle piante e degli animali che li circondano.

«Non cerco fama, gloria né vanità. Non cerco giustizia se non quella che mi insegna la montagna. Non cerco che me.»


Piove da più di un mese a Larcionèi ma, nonostante l’acqua, la comunità si riunisce per la messa del giorno dei morti. È il 1913, e alla funzione partecipano anche i Thaler con la loro unica figlia, Tina. Nel mezzo della liturgia, però, la bimba sparisce nel nulla, scatenando una ricerca disperata tra fango e pioggia che si protrae fino a tarda notte. Il giorno dopo, nell‘esatto momento in cui smette di piovere, la bambina riappare senza un graffio, sostenendo di non ricordare niente di quanto è successo. Non ci vuole molto perché le malelingue del paese la additino come strìa, una strega, e di fronte a questa malignità cieca Tina ripiega nei boschi del monte Pore, coi suoi torrenti e le sue leggende. Qui, la bambina scopre se stessa e inizia un cammino che la porterà, da adulta, ad allontanarsi dal paese e abbracciare la sua natura selvaggia a custodia dello spirito delle montagne: l’ultima lupa delle Dolomiti. Tina Thaler, uno dei personaggi più amati di Righetto, torna qui in un momento critico, quando le foreste vengono abbattute, le famiglie smembrate dalla Grande guerra e l’identità ladina sperperata dai capricci della Storia.

Dettagli

11 novembre 2025
240 p., Brossura
9788807950391

Valutazioni e recensioni

  • Silvia
    Magia

    Scopro per la prima volta la penna di Matteo Righetto Mi è piaciuto molto questo racconto Un viaggio magico nelle Dolomiti a me tanto care

  • Gabriella Siniscalco

    Forse il mio "Righetto" preferito(ma difficile scegliere!!)! L'autore ti porta nel bosco con Tina, guardi le cime con lei, ascolti il vento e gli animali. E guardi l'ultima lupa delle Dolomiti negli occhi.....

  • LuisaF
    Un libro vero e magico

    Dopo La stanza delle mele, non potevo perdermi quest’altro bellissimo romanzo di Matteo Righetto. Mi piace leggere chi scrive di montagna, ognuno con la propria particolare personalità e sensibilità… e anche questo libro mi ha catturata e mi ha portata in un mondo variegato e magico. Il tutto si svolge a Larcionei, un paesino ai piedi delle Dolomiti, nel periodo attorno e dopo la prima guerra mondiale. Tutto inizia nel giorno dei morti e investe e cambierà (o indirizzerà) per sempre l’esistenza della piccola Tina e della sua famiglia. In questo romanzo bellissimo, lirico, delicato e spietato, magico e potentemente reale, trovi la vita dura dei paesini di montagna, le regole e convinzioni che governano la vita di persone isolate dai fasti del mondo, dedite alla fatica, rispettose della natura e dei suoi ritmi, ma anche poco istruite, soggiogate da riti, superstizioni, paure di ciò che non comprendono. La piccola Tina e la sua famiglia vivono la discriminazione, perché Tina e “diversa”, non rientra nei canoni, e’ portatrice di qualcosa di misterioso. E in effetti qualcosa di misterioso le è accaduto… Ciò che non riesce a spiegare e a spiegarsi la rende sempre più diversa dagli altri, la isola e la conduce verso un mondo altro, in perfetto connubio con Madre Natura… Nella Natura si svela il mistero, Tina, novella sciamana, ritrova le proprie origini e ne riconosce l’eredità tramandatale dalle anziane (umane e animali) che l’hanno preceduta. Ma non c’è solo la storia magica di Tina… In questo libro c’è anche la storia vissuta in quel periodo dai popoli ladini, divisi fra due appartenenze che ne minano radici e identità in modo drammatico. Leggere questo libro ti fa riprendere contatto con ciò che conta, coi valori veri della vita. E’ una buona lettura … una lettura buona.

Conosci l'autore

Foto di Matteo Righetto

Matteo Righetto

1972, Padova

Matteo Righetto è docente di Lettere, vive tra Padova e Colle Santa Lucia (Dolomiti). Ha esordito con Savana Padana (TEA, 2012), seguito dai romanzi La pelle dell’orso (Guanda, 2013), da cui è stato tratto un film con Marco Paolini, Apri gli occhi (TEA, 2016, vincitore del Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo) e Dove porta la neve (TEA, 2017). Per Mondadori ha scritto la “Trilogia della Patria” e, insieme a Mauro Corona, il “sillabario alpino” Il passo del vento (2019). La sua trilogia è diventata un caso letterario internazionale con traduzioni in molti Paesi, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Germania, Olanda. Per il teatro ha scritto Da qui alla Luna, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto e portato in scena...

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