Mafalda, ovvero la bambina ribelle che ha conquistato il mondo, ovvero l’indimenticabile protagonista dell’omonima striscia a fumetti ideata dall’argentino Joaquín Lavado, in arte Quino, pubblicata dal 1964 al 1973.
Con i suoi 6 anni, Mafalda è molto più che una semplice bambina: attraverso il suo sguardo acuto e le sue domande disarmanti, esplora i grandi temi dell’umanità come la guerra, la fame e il razzismo.
Ribelle e profondamente preoccupata per il futuro del mondo, Mafalda non teme di mettere a nudo le contraddizioni degli adulti, che spesso si trovano spiazzati di fronte alla sua logica semplice ma inappellabile.
Nata inizialmente per una campagna pubblicitaria, Mafalda ha presto trovato una vita propria, diventando un simbolo universale di riflessione critica e speranza.
Pubblicata su quotidiani e riviste in tutto il mondo, è stata tradotta in numerose lingue e omaggiata con statue e riconoscimenti, tra cui una celebre installazione nel quartiere San Telmo di Buenos Aires.
Nel 1968 è approdata anche in Italia, accompagnata dalla prefazione di Umberto Eco, che ha sottolineato il suo spirito unico e il suo messaggio senza tempo. Con oltre 3.000 strisce, Mafalda continua a essere un faro di saggezza infantile, una voce che sfida il mondo degli adulti a riflettere sulle proprie azioni e sul futuro del pianeta.