Eva e Shane hanno poco o nulla in comune tranne la passione per la scrittura. Lei è una madre single alle prese con le crisi adolescenziali della figlia, lui è un insegnante pronto a fronteggiarsi anche con alunni difficili che vedono in lui un’àncora di salvezza. Eppure, in passato, i due hanno vissuto un intenso amore durato appena sette giorni. La vita, si sa, è imprevedibile e fa rincontrare persone inaspettatamente. È quello che accade ai due, il cui rincontro è spiazzante ed emozionante al tempo stesso. Se la storia d’amore è, almeno in un primo momento, il focus della narrazione, l’autrice si focalizza anche su altre tematiche sociali rilevanti quali: il sistema scolastico americano nei quartieri più poveri, il razzismo, la delinquenza e il disagio minorile. Lo stile della prosa è semplice, è un continuo viaggio tra passato e presente. Personalmente ho trovato qualche difficoltà nel provare empatia nei confronti dei protagonisti, nell’immedesimarmi in loro in quanto vi è molta introspettività che fa perdere un po’ il flusso emozionale. Comunque, al di là di questi piccoli aspetti, il romanzo risulta di piacevole lettura e anche romantico soprattutto se si considera quanto continuino a essere legati attraverso le parole che scrivono nei loro libri. Una vicenda, quindi, di amore ma non solo anche di seconde possibilità, dolore e rinascita.
