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Anno edizione: 2021
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Viviamo tempi sbandati, faticosi, pericolosi. E occorre resistere, magari partendo proprio da questo libro accorato e arrabbiato.
È evidente che in Italia sia mancata una Norimberga. Il nostro Paese, infatti, non ha mai fatto i conti col fascismo e con la sua memoria storica. Proprio per questo già Beppe Fenoglio temeva che certi squadristi si sarebbero prima o poi riciclati, e dunque reinseriti, nelle istituzioni. E così è stato. Sfascistoni è al tempo stesso un catalogo e un manuale. Catalogo di soggetti politicamente e moralmente irricevibili, che proliferano nella destra italiana oggi baciata dai consensi. E manuale di resistenza, perché a questa politica degenere e vomitevole occorre resistere. In questo libro, scritto con arguzia e tagliente ironia, Andrea Scanzi mette in fila una lunga serie di fascisti dichiarati e mascherati, macchiette e pesci piccoli, camerati e criminali. Qualcuno vi farà persino sorridere, molti altri vi faranno rabbia e basta. Talvolta sullo sfondo c'è la presenza di Matteo Salvini e Giorgia Meloni che, seppure dichiaratamente non fascisti, quel mondo lo cercano, lo titillano, lo corteggiano. Per poi far finta di nulla e cadere dal pero quando qualcuno – la solita "sinistra comunista e moralista" – glielo fa notare. Viviamo tempi sbandati, faticosi, pericolosi. E occorre resistere, magari partendo proprio da questo libro accorato e arrabbiato.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Mi aspettavo di più. Scanzi è sempre un piacere leggerlo ed ha fatto sicuramente un grandissimo lavoro di raccolta dati, solo che i protagonisti mi sono in gran parte sconosciuti (colpa mia). Sicuramente da leggere per avere la consapevolezza di dove ci sta portando questa destra falsamente moderata e ipocrita e la sinistra che sembra avere gli occhi foderati di prosciutto. Si scoprono delle cose sorprendenti nella loro impresentabilità. Non è un libro comico, non fa ridere per niente. Comunque bravo Scanzi.
Leggete piuttosto "il fascismo degli antifascisti". Illuminante, parla di un antifascismo definito archeologico, come quello che va di moda adesso nell'editoria. L'antifascimo archeologico è un buon pretesto per procurarsi una patente di antifascimo reale che ha per oggetto e obiettivo un fascismo arcaico che non esiste più e che non esisterà mai più. Quel fascismo non si ripeterà mai più e buona parte dell'antifascismo di oggi è ingenuo e stupido o pretestuoso e in malafede perché dà battaglia o finge di dar battaglia a un fascismo che non esiste più. Per Pasolini il vero fascismo è la "società dei consumi", il risultato di una dittatura. Perché ascoltare Pasolini? Era solo un intellettuale, uno scrittore vero e un poeta. Leggete Scanzi che è uno di quelli che va in tv (la stessa tv che Pasolini definiva "il diavolo").
Il solito ottimo libro di Andrea Scanzi. Scritto con una brillante ironia di fondo che cela un cupo pessimismo, inevitabile vista la bassezza dei soggetti e dei fatti che vengono portati a conoscenza del lettore. Come più volte sottolineato dall’autore, si tratta di un libro molto attuale, purtroppo. Il punto di partenza è più che condivisile. Gli italiani, passati e presenti, non hanno fatto MAI i conti con il ventennio fascista e questa mancanza non permetterà mai di poter apporre un punto di separazione netto. Fino a quando non ci sarà una presa di posizione netta da parte, in primis dei leader di questi “partiti” o presunti tali, penso sia quasi impossibile immaginare che il popolo possa comprendere a pieno la gravità delle dichiarazioni e dei gesti delle varie Giorgie, Durigon, Pillon, Michetti e cameratucci. Inoltre molti sono ancora portati a pensare che il fascismo abbiamo fatto cose buone, che i treni erano puntuali, che l’Italia littoria sia stata un paradiso terrestre; forse studiarne un po’ la storia sarebbe chiedere troppo, ma utile per illuminare queste menti deviate e vuote. Inoltre penso che il quadro attuale sia molto ben rappresentato da parte di Scanzi. La mancanza di memoria, il desolante quadro politico, la mancanza di ideologie e di valori democratici penso porti le persone ad essere attratte da queste chiaviche urlanti e deliranti, semplicemente perché un partito o un movimento viene seguito perché si trova sul carro del vincitore. Poi fa sempre figo e virile, urlare, incitare alla violenza, e coltivare il culto di “uomo forte” che era talmente macho da scappare, fingendosi ubriaco, tedesco (e il patriottismo??? Spero che Sfascistoni sia un primo tassello per porti una volta per tutte i fare i conti con il passato. Altrimenti penso che sia molto complicato sperare in un domani migliore. Non saremmo dovuti uscire migliori dalla pandemia? O sbaglio?
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