Ho acquistato questo libro per puro caso, attirata dal rapporto prezzo/quantità di pagine e da una trama che mi incuriosiva. Ho fatto la scelta giusta. Romanzo originalissimo (che inizia da quella che in qualsiasi altro romanzo sarebbe il grande colpo di scena finale), mi ha trascinata in un mondo fatto di amori a prima vista, droghe, ciambelle, universi paralleli e vecchie scuole stregate. Dietro a tutto questo ci sono segreti indicibili, dolori nascosti, rabbia. Gli adulti di sicuro non ci fanno bella figura. Un libro che si divora d'un fiato, che dopo le prime pagine, che forse vi confonderanno un po', non riuscirete più a mettere giù.
Skippy muore
L’adolescenza come epopea vertiginosa e malinconica. Skippy muore è una tragedia esilarante, una storia che non smette di cercare la grazia tra le rovine.
Quando, un venerdì di novembre, Skippy si accascia sul pavimento durante una gara a chi mangia più ciambelle, nessuno ci fa caso. Non ci fanno caso i compagni del Seabrook College che bullizzano Skippy da tempo. E non ci fa caso Ruprecht, suo compagno di stanza, genio della scuola eternamente sovrappeso e negato per qualunque cosa che non abbia a che fare con la matematica. Eppure, il mistero della morte di Skippy e delle settimane che l’hanno preceduta finirà per scombinare l’esistenza dei ragazzi e dell’intera comunità della scuola. Dal preside, soprannominato l’«Automa», ai genitori e ai professori, evidentemente troppo distratti da tresche e disillusioni personali per accorgersi che qualcosa, nella vita di Skippy, proprio non quadrava.
Dopo il successo de Il giorno dell’ape, Stile Libero riporta in libreria lo sfolgorante esordio di Paul Murray.
«Skippy muore è un romanzo che ho adorato». Ali Smith
«Esilarante». David Nicholls
«Un trionfo». The Sunday Times
«Difficile trovare romanzi così commoventi e spassosi insieme». The Irish Times
«Un libro che, con grande maestria, mette insieme argomenti disparati come la fisica quantistica, i videogiochi, il misticismo, il folklore irlandese e la pornografia. Un romanzo a cui non manca nulla». The New York Times Book Review
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Anno edizione:2026
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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DELIA DIFONZO 07 maggio 2016
Un libro del quale ho pensato, nei primi momenti: "Si sta dilungando"; altre volte: "Manca un baricentro". Poi però tutto ha cominciato a scorrere: i volti dei ragazzi mi sembrava di vederli sotto i miei occhi, percepivo i loro turbamenti e talvolta ne ridevo; mi imbattevo nella confusione degli adulti, nelle loro delusioni e nelle loro ipocrisie, nel senso di sconfitta e nella loro incapacità di vivere dentro le cose e di far diventare autentica la loro vita. E mentre vedevo e sentivo, veniva fuori la poesia insieme alla tristezza e alla cupa disperazione. Per poi vedere una luce e una ostinata volontà di vita. Che è in quel verso di Paul Eluard citato alla fine "C'è un altro mondo, ma è dentro di questo". Leggetelo.
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MASSIMILIANO BOSCHINI 04 maggio 2010
Arrivi a metà per inerizia, chiedendoti quale sia il trait d'union tra un capitolo e l'altro. Poi la svolta, e non vorresti finisse mai. L'ho letto d'un fiato, per nulla impressionato dalla mole. Skippy muore è un po' di tutto, senza tuttavia essere un inutile miscellanea di stili e generi.
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