La sottile linea scura

Un gran bel libro questo di Lansdale, scritto con il suo linguaggio schietto e diretto, con particolari dettagliati a volte cruenti, ma reali. Una cittadina degli USA negli anni 50, alle prese con le divisioni razziali, i diritti che poi sarebbero giunti, vissuti mediante la storia di un ragazzino che tra mistero e avvenimenti duri e drammatici, passa dall’innocenza dei suoi 13 anni alla visione reale di un mondo, quello degli adulti, duro e difficile. Storia avventurosa e avvincente.

Ambientato nel profondo sud, una parte del Texas dimenticata e provinciale, un'improvvisata e improbabile coppia di detective indagano su vecchi delitti. Detta così, sembrerebbe un giallo, invece prevale la descrizione di luoghi e personaggi di buono e facile impatto. Una scrittura scorrevole, personaggi ben scolpiti, dialoghi di ottima fattura; l'unico difetto sta nella proposizione di alcune situazioni (il parente che fornisce addirittura rapporti trafugati all'archivio della polizia, l'anziano ubriacone che ancora pratica le arti marziali) poco aderenti alla realtà.

Una strana coppia di investigatori nell'America del '58: un ragazzino e un anziano di colore che indagano quasi per gioco su un mistero vecchio di 13 anni. Lo scenario è quello tipico degli anni 50 americani, un po' età dell'oro, un po' stagione di segreti e di ingiustizie. Il romanzo è intrigante, dotato di una malinconia positiva e di piacevole lettura.