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Nationality Letteratura: Italia
Stanotte guardiamo le stelle
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Stanotte guardiamo le stelle - Alì Ehsani,Francesco Casolo - copertina
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Stanotte guardiamo le stelle

Descrizione



La storia di due fratelli e un grande sogno. Una storia vera, commovente e poetica, che è insieme un'intensa testimonianza di dolore, ma anche un potente e luminoso messaggio di speranza.

Afghanistan, anni novanta. Alì è un ragazzino che trascorre le giornate tirando calci a un pallone con il suo amico Ahmed, in una Kabul devastata dalla lotta tra fazioni, ma non ancora in mano ai talebani. La città non è sempre stata così cupa, gli racconta suo padre, ma ad Alì, che non ha mai visto altro, la guerra fa comunque meno paura delle sgridate della maestra o dei rimproveri della madre. Il giorno in cui, di ritorno da scuola, trova un mucchio di macerie al posto della casa di famiglia, quella fragile bolla di felicità si spezza per sempre. Convinto di aver solo sbagliato strada, si siede su un muretto e aspetta Mohammed, il suo fratello maggiore, a cui spetta il compito di spiegargli che la casa è stata colpita da un missile e che i genitori sono morti. Non c'è più niente per loro in Afghanistan, nessun futuro e nessun affetto, ma "noi siamo come uccelli e voliamo lontano" gli dice Mohammed, che lo convince a scappare. In quello stesso istante, l'istante in cui inizia il loro grande viaggio, distesi in mezzo ai bagagli sul portapacchi di un furgone lanciato verso il Pakistan, il diciassettenne Mohammed diventa per Alì un padre, il miglior amico e, infine, un eroe disposto a tutto pur di mantenere la promessa fattagli alla partenza: Alì tornerà a essere libero e a guardare le stelle, come faceva da bambino quando il padre gli spiegava le costellazioni sul tetto di casa nelle sere d'estate. Dal Pakistan all'Iran, e poi dall'Iran alla Turchia, alla Grecia e infine al nostro paese...
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Dettagli

2016
5 maggio 2016
272 p., Brossura
9788807031892

Valutazioni e recensioni

Paulina Saavedra Saavedra
Recensioni: 5/5

Belissimo libro. molto triste, pero ti aiuta a capire la realtá e la paura di trovarsi da solo nell mondo (due ragazzi) . una realtá che come ha detto l´autore si fa fatica a capire, sopratutto per me che sono latinoamericana, e siamo molto lontani... molto consigliati, sopratutto per i giovanni e/o bambini di certa etá, perche puó essere un po forte per i piccoli. pero credo fa un lavoro di sensibilizzazione fantastico.

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Chiara Balboni
Recensioni: 5/5

Libro in grado di smuovere le coscienze. La storia vista dagli occhi di un bambino di 8 anni afgano costretto a crescere velocemente in un durissimo viaggio verso l’Italia che durerà 5 anni. Un racconto di coraggio, speranza e grandissima forza che narra un punto di vista difficile da immaginare per chi non ha vissuto situazioni simili. Un libro attualissimo che fa riflettere sul tema dell’immigrazione e su quanto, in fin dei conti, tutti, nelle nostre differenze, aspiriamo alle stesse cose. Libro scorrevole, coinvolgente, sconvolgente e commovente, dopo la meta è impossibile staccarsi dalla lettura. Consigliatissimo.

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Recensioni: 5/5

A volte ci sono libri che insegnano a far salire gli occhi fino alle stelle, a non mollare nonostante le difficoltà contingenti, a non rassegnarsi quando il mare sottrae e poi restituisce, perché ciò che rinfacciano le onde è l’indifferenza dell’uomo. Il romanzo “Stanotte guardiamo le stelle”, edito con Feltrinelli, di Alì Ehsani, nato a Kabul e poi fuggito dall’Afghanistan insieme al fratello in cerca di un futuro migliore in Europa e Francesco Casolo, docente di Storia del cinema presso l’Istituto Europeo di Design e autore, va molto oltre. Spiega che poiché siamo liberi come gli uccelli, allora bisogna volare lontano, perché se non si può tirare un calcio al male che ci tiene a guinzaglio, tuttavia sognare una boccata d’aria fresca equivale ad osare, a non rimanere aggrappati sotto tentando l’impossibile. Alì, il protagonista, è solo un bambino che all’improvviso non ha più una casa colpita da un razzo e ridotta a un mucchio informe di macerie né i suoi genitori, morti sotto il bombardamento. L’unico che gli resta è Mohammed, il fratello maggiore che gli promette che saranno felici da un’altra parte perché dove c’è la guerra, non si può restare. Inizia così una serie di avventure troppo grandi per un bambino così piccolo. Il lettore viene trasportato in una dimensione che fa battere forte il cuore: il viaggio, la paura di essere scoperti, il dolore cristallizzato in piccoli continui fotogrammi, il coraggio di procedere senza dire una parola, di sentirsi inadeguati e il tentativo di dimenticare il terrore di essere scoperti. Di tanto in tanto affiora il ricordo della vita vissuta a Kabul, dei genitori e della loro protezione e Mohammed è fratello, padre e madre insieme, è la via maestra di un riscatto che deve arrivare. “Aveva un odore da papà quanto mamma ne aveva uno da mamma.” È il tempo degli affetti, quelli veri che non conosce sosta e resiste all’assenza. E diventa presenza. L’amore assomiglia a un palco illuminato da un ampio fascio di luce: basta camminarci sopra di tanto in tanto a passi felpati perché non sparisca e, anzi, attragga come una calamita. Le varie tappe di un viaggio durato cinque anni mettono in luce le difficoltà che vivono ogni giorno i migranti in cerca di una nuova terra e una nuova identità. “Dobbiamo capire come si fa, abbiamo bisogno di informazioni, ci conviene stare con altri perché qui, ancora più che in Afghanistan, siamo pura merce nelle mani del contrabbando.” Spesso la strada si fa stretta e i piedi affondano nelle impronte di chi li ha preceduti, camminare significa avvicinarsi alla meta, a un posto in cui forse sentirsi a casa e avere più fiato. La vita non è certo quella in cui bisogna passare un pezzo di stoffa bagnata sulle tempie e poi sui polsi, sotto il mento e sul collo per sentire un po’ di sollievo e non è neppure l’urlo che, spesso, affonda nel silenzio degli abissi inascoltato. “Ridi. Ti ho detto che siamo come uccelli e che gli uccelli volano liberi”. La vita è non chiudere gli occhi, è salire a bordo di un orizzonte d’accoglienza. Rifugge sicuramente dalla brutalità dei campi di prigionia dove risuona un’unica voce: “qui non esiste dio, qui dentro facciamo parlare anche un asino, non esiste dio”. Oltre i filtri d’acqua melmosa, oltre i muretti su cui la testa scoppia sotto il sole, oltre le manette e i rivoli di sangue, oltre gli pneumatici cui legano qualcuno mani e piedi come crocifisso, oltre le facce sfinite schiacciata contro la parete per non soffocare, c’è un’umanità che ha bisogno di certezze, non solo promesse. È il concetto di prossimità che dovrebbe parlare tutte le lingue, imboccando corridoi di vicinanza. Adesso! Non più in là. Non possiamo più sbagliare! Consiglio vivamente la lettura di queste pagine sapendo che da qualche parte c’è sempre qualcuno che ha bisogno di noi.

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Alì Ehsani

1989, Kabul

Alì Ehsani è nato nel 1989 a Kabul. Persi i genitori all’età di otto anni, è fuggito dall’Afghanistan insieme a suo fratello in cerca di un futuro migliore in Europa. Dopo un drammatico viaggio durato cinque anni, dal 2003 vive a Roma, dove si è laureato in Giurisprudenza e lavora come insegnante. Insieme a Francesco Casolo, ha scritto Stanotte guardiamo le stelle (Feltrinelli, 2016), da cui è stato tratto il pluripremiato cortometraggio Baradar con la regia di Beppe Tufarulo, e I ragazzi hanno grandi sogni (Feltrinelli, 2018).  Fonte immagine: sito editore Feltrinelli.

Francesco Casolo

Francesco Casolo è milanese, appassionato di viaggi e natura. È docente di Storia del cinema e ha pubblicato Didattica delle attività motorie per l'età evolutiva. È coautore con Robert Peroni di Dove il vento grida più forte. La mia seconda vita con il popolo dei ghiacci, I colori del ghiaccio. Viaggio nel cuore della Groenlandia e altri misteri della terra degli inuit e In quei giorni di tempesta. Nel 2018 ha scritto con Michele Freppaz I giorni della neve (Dea Planeta). Insieme ad Alì Ehsani ha scritto Stanotte guardiamo le stelle (Feltrinelli, 2016) e I ragazzi hanno grandi sogni (Feltrinelli, 2018). Nel 2022 ha pubblicato con Feltrinelli La salita dei giganti. La saga dei Menabrea.

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