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"Uno studio in rosso" è il debutto ufficiale, dinanzi al grande pubblico, di quello che sarebbe diventato uno degli eroi più amati: Sherlock Holmes, un'enciclopedia ambulante del crimine, con conoscenza amplissime, ma, al tempo stesso, ottimizzate e funzionalizzate; raccontato per il tramite del diario di quello che, conosciuto come coinquilino, diventerà il suo braccio destro, il Dottor John H. Watson, sfortunato reduce. Ecco, quindi, che per condividere gli spazi e i costi di un affitto, si combinano, del tutto casualmente, la delusione di Watson, verso la propria vita, e la disillusione di Holmes, verso le dinamiche sociali e gli altri, ambedue malcelate in molti dei passaggi dello pseudodiario. Sherlock Holmes, soprattutto per i ranghi serrati della società del suo tempo, è un senza arte, né parte; è un topo di laboratorio, pur senza essere uno studente; è un solitario, per quanto solidale con le richieste di supporto e di aiuto; è un anticonformista a modo suo, spietatamente disilluso circa la riconoscenza dei suoi contemporanei, ma, al contempo, accanitamente spinto da una passione verace per la conoscenza e la sperimentazione. Dotato di un intuito straordinario, pari solo alla sua capacità di deduzione analitica e di osservazione, deve fronteggiare due suoi alter ego, Gregson e Lestrade, i due "migliori" ispettori di Scotland Yard, che, loro malgrado, rappresentano lo stereotipo dell'agente modello, tradizionale, ortodosso e, spesso, inconcludente. Si trovano, tutti e quattro, nel più classico cliché investigativo: un delitto (poi, due), irrisolvibile e destinato a restare insoluto, se non grazie all'intervento provvidenziale della spariglia di Holmes, che sorprende i suoi sodali d'avventura, così come il lettore (già spiazzato dal flashback), per rimpaginare i fogli della storia e dei crimini commessi. L'esito non è scontato e non è prevedibile, per nessuno; a parte che per Holmes, abituato a guardare in maniera non convenzionale agli eventi.
Primo libro che leggo dell’autore nonostante conoscessi già Sherlock Holmes e non vedo l’ora di leggere il prossimo della saga, stupendo si la storia che naturalmente i personaggi
🩸 Uno studio in rosso si incentra sul misterioso omicidio di un uomo, trovato morto in una casa con accanto un anello nuziale da donna e la scritta “Rache” (vendetta, in tedesco) sul muro. 📕 In questo primo libro sono già presenti quasi tutti gli elementi che renderanno immortale la figura di Sherlock Holmes: la città di Londra avvolta in una nebbia fitta e impenetrabile, il compagno di avventure Watson, emblema del punto di vista dell’uomo comune, e chiaramente lui, Holmes, l’investigatore letterario per eccellenza, capace come nessuno di sfruttare la scienza della deduzione e il rigore di una razionalità inflessibile: un mito destinato a non tramontare mai.
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