Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta ed ho pianto è una storia d’amore, ma non come ce la aspettiamo. È il racconto di un ritorno a sé, dove il fiume diventa simbolo del fluire della vita, del lasciar andare e dell’accettazione. Pilar, la protagonista, attraversa un cammino spirituale e sentimentale in cui amore e fede si intrecciano in una danza fragile e potente. Coelho ci parla del femminile sacro, della capacità di credere nell’invisibile, e del coraggio necessario per scegliere l’amore autentico, quello che trasforma. Il pianto sul fiume non è solo dolore, ma liberazione: un gesto simbolico per lasciare indietro paure, rigidità e maschere. Il romanzo ci ricorda che per trovare davvero l’altro, dobbiamo prima ritrovare noi stessi. E a volte, per farlo, dobbiamo fermarci, sederci... e piangere.
Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto
In ogni storia d’amore c’è qualcosa che avvicina i protagonisti all’eternità, ai misteri del divino, all’essenza della vita: in un sorriso, in una carezza, in uno sguardo o in una frase magari lasciata a metà, gli amanti sanno sempre cogliere i segnali che il cuore invia loro per dirigerne il cammino lungo il sentiero della perfezione. Ma cosa accade quando, nell’adolescenza, un grande amore viene sacrificato alla timidezza, allorché le parole si rifiutano di salire alle labbra e il futuro si perde nei colori autunnali di una quercia che domina una piazza? Cosa si prova quando, dopo undici anni, si ritrova l’innamorato e si scopre che sta percorrendo la via della santità ed è in grado di compiere miracoli? Quali sono i pensieri (e le speranze) che rimbombano nella mente e che fanno sussultare il corpo con singhiozzi o risa? Per Pilar, il sogno di un’esistenza al fianco dell’amato sembra dissolversi nelle gelide acque del fiume Piedra, ma talvolta anche i gorghi, le cascate e i ciottoli di un torrente – insieme a un rumore di passi alle spalle – possono reinventare il destino e far comprendere che “amare significa comunicare con l’altro e scoprire in lui una particella di Dio”.
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Sole 26 giugno 2025
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Vttt 07 dicembre 2024
Un libro molto speciale che parla di una gran storia d’amore. La spiritualità e la religione in taluni momenti sono affrontati ampiamente. Sicuramente chi crede coglierà al meglio il significato di questo libro
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Francesco_2957803 16 marzo 2024Voto: 7+
Inizio col dire che non mi aspettavo una storia così. È il primo romanzo di Coelho che leggo, quindi non so se il tema religioso sia presente anche nelle sue altre opere, o se sia una caratteristica di questo. Comunque, come dicevo, l’argomento centrale è la religione, o meglio la spiritualità, che accompagna le vicende di un ragazzo e una ragazza. Mi è piaciuto lo stile, talmente delicato da sembrare una poesia in prosa, mentre ho apprezzato meno la storia in sé, un po' noiosa (ma a tratti illuminante). Nonostante alcuni passaggi un po' meno coinvolgenti, il libro è molto scorrevole e non ho faticato ad arrivare alla fine.
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