Taci, memoria - Maxim Biller - copertina
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Letteratura: Repubblica Ceca
Taci, memoria
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Descrizione



Dalla lettera dello scrittore polacco ucciso dalla Gestapo ai conflitti postumi tra ebrei e tedeschi: le storie di Maxim Biller, sempre tra letteratura e vita vera.

"Proprio non è capace di star zitta, la memoria. Nei racconti di Maxim Biller, autore ceco di lingua tedesca, il passato affolla e tormenta la vita di scrittori, traduttori, editor e giornalisti mettendo ebrei e goyim uno di fronte all'altro in quell'eterno presente che è il tempo dopo la Shoah." - Nadia Terranova

Cosa resta del passato se la memoria è un'incorreggibile bugiarda? La risposta si può inseguire tra le pieghe di queste storie pirotecniche, saporite come pietanze yiddish. Battibecchi e bevute in caffè mitteleuropei, una madre impazzita per aver letto troppa poesia russa, un padre vendicato rifiutando un manoscritto, telefonate da un passato rimosso, coppie felici e difficili ben oltre l'orlo di una crisi di nervi, un omino smilzo chiamato Bruno Schulz che da un villaggio polacco invia una lettera folle, grottesca e struggente a Thomas Mann. Le trame di questo capofila della narrativa contemporanea sono mosse da imprevedibili ritmi jazz e innaffiate da litri di vodka incandescente. Un libro che raccoglie vent'anni di scrittura sempre in bilico tra humour sfrenato e tragica malinconia, realismo magico e minimalismo lirico, dove le vite fragili e fertili dei protagonisti divengono cifra del nostro tempo, "perché Dio ha un progetto per noi, ma lo elabora sempre all'ultimissimo secondo".

Dettagli

10 dicembre 2015
275 p., Brossura
9788898038619

Conosci l'autore

Foto di Maxim Biller

Maxim Biller

1960, Praga

È stato detto di Maxim Biller (Praga, 1960) che è uno scrittore nato dalla collisione di diverse identità. Figlio di ebrei russi trasferitisi in Cecoslovacchia, all’indomani della Primavera di Praga è emigrato bambino assieme ai genitori nella Germania dell’Ovest. Polemista molto discusso per la sua penna sferzante e acuminata, collaboratore di giornali come «Die Zeit», «Rolling Stone», i suoi testi sono apparsi anche sul «New Yorker». Nel 1990, dopo anni di critica militante, ha spiazzato tutti esordendo con una raccolta di racconti. Da lì è iniziata una carriera che lo ha posto al centro della scena letteraria tedesca ed europea. Taci, memoria è il suo primo libro pubblicato in italiano.

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