Cos’è il manga cyberpunk?
Nel manga cyberpunk il futuro è già in rovina: città tentacolari, corpi ibridati, sistemi fuori controllo. È un sottogenere nato dall’intersezione tra l’immaginario cyberpunk occidentale e la sensibilità giapponese postmoderna, dove la tecnologia non è solo un contesto, ma una crisi da vivere sulla pelle. Opere come ad esempio Akira, con la sua Tokyo devastata e mutante, hanno contribuito a definire quest’estetica a livello globale.
Quali sono i temi principali?
Il manga cyberpunk riflette sull’identità nell’era del digitale. Le storie si muovono tra biotecnologie avanzate, coscienze trasferibili, memorie manipolabili, intelligenze artificiali che sfuggono al controllo. I protagonisti agiscono in ambienti dominati da entità invisibili: megacorporazioni, sistemi di sorveglianza, reti neurali onnipresenti. La ribellione è spesso individuale, esistenziale, come in Ghost in the Shell, dove l’anima di un’agente cyborg si interroga sulla propria natura, tra corpo meccanico e spirito (ghost) digitale.
Come sono i personaggi caratteristici?
I volti del cyberpunk sono solitari, inquieti, modificati. Hacker, mercenari, investigatori, esseri sintetici alla ricerca di una memoria vera. In Battle Angel Alita (Gunnm), la protagonista è un cyborg privo di passato, ma dotato di una volontà irriducibile a ogni programma. I personaggi spesso vivono ai margini, tra la strada e la rete, con corpi potenziati ma identità fragili. In questi manga, ciò che è umano non è definito dalla biologia, ma dalla capacità di scegliere, ricordare, resistere.