Trans-migrazioni. Lavoro, sfruttamento e violenza di genere nei mercati globali del sesso

Una ricerca sul campo invita a considerare la violenza insita nei percorsi di tratta come forma di violenza di genere, facendo luce sulle contraddizioni che caratterizzano la società globalizzata.

È alla fine degli anni Novanta che inizia a farsi strada l'idea che esistano racket violenti dietro la gestione di parte dei mercati del sesso, ed è in quel periodo che nasce nell'autrice la necessità di approfondire il tema della tratta e dello sfruttamento delle donne migranti. Abbatecola, che per studiare il fenomeno effettua indagini sul campo in quattro mercati del sesso occidentali (Italia, Spagna, Romania e Brasile), ritiene importante comprenderne le dinamiche soprattutto per superare le retoriche antitrafficking da un lato e pro sex work dall’altro, individuandone le trasversalità. Con la sua ricerca, per la prima volta, vengono disvelati i complessi giochi che compongono questo mondo intricato e viene proposta una riflessione su alcune grammatiche di genere che attraversano le nostre società. In particolare, oltre a illustrare il fenomeno molto poco frequentato delle travesti brasiliane, le condizioni di lavoro e di violenza, le ricadute sulla salute delle donne sfruttate, Abbatecola invita a riconsiderare questo tipo di sfruttamento come forma di violenza di genere, che coinvolge tutte le donne ben più da vicino di quel che si possa immaginare.