Il trauma del fuoco
Nell’interpretazione di Massimo Recalcati la poetica di Claudio Parmiggiani diventa una straordinaria lezione sul rapporto tra creazione e ripetizione, un’indagine su come «rendere sensibile l’invisibile», tradurre l’angoscia in meraviglia.
«La cenere non è il semplice contrario della luce, come il tempo non è il semplice contrario dell’eterno; la cenere si rivela essa stessa fatta di luce, “cenere di luce”, scrive poeticamente Parmiggiani» - Massimo Recalcati
«Si può stare solo in silenzio, come quando si assiste ad un incendio» - Claudio Parmiggiani
Da dove nasce uno stile se non da un trauma? L’opera di Claudio Parmiggiani, uno dei protagonisti italiani dell’avanguardia internazionale, ci confronta con questo grande tema: come trasformare la violenza del trauma e della sua ripetizione inesorabile nel miracolo sempre nuovo dell’opera? Lontano dai clamori dell’industria e dal mercato dell’arte, indifferente sia alle sue derive provocatorie ed esibizioniste che a quelle sterilmente concettualiste, la sua arte sprigiona ancora il mistero impenetrabile di una luce che viene dall’ombra.
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Anno edizione:2023
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