Le tre donne del titolo sono la nonna Gesuina, la figlia Maria e la nipote Lori. È un romanzo corale, la storia si snoda alternando i punti di vista di ciascuna. Gesuina una avvenente sessantenne , lucida e pragmatica, parla a un registratore; Lori si confida al suo diario segreto; Maria, l'intellettuale, scrive appassionate lettere al suo innamorato . È una quarantenne romantica, vive nel suo mondo, e grazie al lavoro di traduttrice mantiene tutte e tre. Sono tutte alla ricerca dell'amore, ognuna a modo proprio. L' amore nelle sue varie sfaccettature, amore passionale, filiale, amore materno, è il perno su cui ruota il libro e si scontra con il disamore e il tradimento. Per più della metà del libro le protagoniste descrivono la loro quotidianità, fino a quando sopravviene uno sconvolgimento dal grande potenziale emotivo, che secondo me viene narrato in maniera approssimativa . Anche il finale non mi ha convinta, mi sembra incompiuto e avrei voluto leggere molte pagine in più. La scrittura è elegante , la narrazione scorrevole, in generale è un libro piacevole che si legge in poco tempo, ma, a causa di quanto detto sopra, non mi ha particolarmente emozionato
Tre donne. Una storia d'amore e disamore
Tre donne illumina i percorsi nascosti e gli equilibri impossibili del desiderio, li fotografa con un taglio inedito che ne coglie le delicate sfumature in tutte le età della vita.
«Ci sono, in queste storie, le imprevedibili sfumature del desiderio, nelle diverse età dell’esistenza. Trapela la vita di una persona intensa, lei, che non ha mai smesso di lottare per difendere la forma più pura di amore: quello per la vita.» – Io Donna
«Un romanzo solido e onnisciente, come i grandi testi di inizio Novecento.» – Grazia
«Un riuscitissimo esperimento di voci diverse che s’alternano per mostrare cosa sia la vita.» – Il Tirreno
Ogni donna è una voce, uno sguardo, una sensibilità unica e irripetibile. Lo sono anche Gesuina, Maria e Lori, una nonna, una madre e una figlia forzate dalle circostanze a convivere in una casa stregata dall'assenza prolungata di un uomo. Tanto Gesuina, più di sessant'anni e un'instancabile curiosità per il gioco dell'amore, è aperta e in ascolto del mondo, quanto Maria, sua figlia, vorrebbe fuggire la realtà, gli occhi persi tra le carte di traduttrice e i sentimenti rarefatti rivolti a un altrove lontano. Il ponte tra questi due universi paralleli è Lori, sedici anni fatti di confusione e rivolta, che del cuore conosce solo il ritmo istintivo dell'adolescenza. Ma il fragile equilibrio che regola la quotidianità di queste tre generazioni è destinato a incrinarsi quando un uomo irrompe nelle loro vite, e ristabilirne uno nuovo significherà abbandonarsi alla forma più pura di passione, quella per la libertà.
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Anno edizione:2018
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Emanuela1981 20 aprile 2022Tre generazioni di donne
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Questo nuovo libro di Dacia Maraini ha come sottotitolo “Una storia di amore e disamore” ed è un dialogo a più voci che inneggia alla libertà, al desiderio e al diritto di amare ad ogni età. Protagoniste di questa storia sono tre generazioni, che abitano sotto lo stesso tetto, costrette per necessità: l'esuberante e anticonformista Gesuina, la nonna, ex attrice obbligata a far punture a domicilio per sopravvivere, che non si rassegna al passare degli anni, Maria, la figlia, "fragile come un uovo" ma che regge la traballante economia di casa traducendo in modo mirabile, ma poco retribuito, occupandosi anche delle faccende domestiche e infine Lori, la nipote, adolescente ribelle ed apparentemente dura, ma allo stesso tempo fragile, tanto che si è fatta tatuare sulla schiena un temibile drago fiammeggiante che ha il compito di “guardarle le spalle” e darle forza. Tutte e tre sono quindi alla ricerca dell’amore (perduto, sognato, fatto senza troppo pensarci) e tutte e tre vogliono lasciare traccia della loro vita: Gesuina attraverso un registratore, la ribelle Lori attraverso un tradizionalissimo diario e Maria scrivendo lettere al suo amore lontano. Il libro vede quindi l’alternarsi di queste tre voci narranti in prima persona che almeno sulle pagine vanno perfettamente d’accordo, cedendosi a vicenda la parola in un flusso continuo ed armonico, senza mai rompere la linearità del racconto, riuscendo a strappare sorrisi ma anche a suscitare riflessioni. Tutto sembra quindi procedere stancamente, quando il loro precario equilibrio sarà messo a dura prova dall’irruzione di un uomo misterioso, l’amore lontano di Maria, e tutto cambierà…
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E' un libro che fa pensare nelle sue stranezze, nel raccontare storie ai limiti ma, come sempre, Dacia Maraini lo fa senza falsi moralismi e con una umanità che è spesso disarmante perché richiama il concetto della comprensione. Nel non giudicare si scivola serenamente nell'accettare le diversità, le particolarità, le stranezze che ognuno di noi compie o, semplicemente, ha dentro di sé. Questo è quello che mi ha trasmesso il libro. Per questo lo valuto grande libro assolutamente da leggere. Con comprensione e apertura mentale e di cuore.
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