Il sestetto originario era nato una quindicina di anni fa da un’idea di Pelt, Escoffery, Blake e del contrabbassista Dwayne Burno, poi sostituito dopo la sua scomparsa da Vicente Archer. Il risultato – nei tre lavori precedenti e anche in questo nuovo album – è una musica in cui viene sublimata la comunione tra jazz moderno e blues. Una musica divisa tra libertà espressiva (efficacemente rappresentata dagli assolo torrenziali di Escoffery) e rispetto per la tradizione. Nell’occasione odierna il sestetto di base è arricchito dalla presenza di alcuni fuoriclasse delle nuove generazioni, che contribuiscono in maniera determinante alla riuscita di un album che, al pari dei precedenti, è vivamente raccomandato.
