Uccidere bene per vivere meglio

Nell'epoca contemporanea, i confini tra realtà e finzione diventano sempre più sfumati. Che si tratti di romanzi gialli o romantici, di avventura o erotici, il tema dominante rimane lo stesso: violenza e sesso impregnano le letture odierne, diventando quasi una necessità irrefrenabile. Le storie "basate su fatti reali" soddisfano il voyeurismo collettivo e la pigrizia verso una vita reale che spesso non si ha il coraggio di affrontare. E se si potesse diventare complici attivi di queste storie? Se fosse possibile partecipare direttamente alla pianificazione dei progetti di un assassino, vivere le sue esperienze erotiche, entrare nella sua vita privata e segreta? L'Autore, con questo straordinario romanzo, invita i lettori a diventare partecipanti attivi, coinvolgendoli in una narrazione senza precedenti. Questo libro spinge a riflettere profondamente sul ruolo che la violenza e il sesso giocano nelle vite quotidiane, sia in modo diretto che indiretto, senza ipocrisie o giudizi morali. La costante richiesta di collaborazione che emerge dalle pagine crea un legame unico con il protagonista, suscitando un desiderio incessante di sapere cosa accadrà dopo, tanto da portare a simpatizzare con l'assassino piuttosto che con la vittima. Non ci si trova di fronte a un semplice thriller. Leggere questo libro significa interrogarsi su come si percepisce e comprende la realtà circostante, sul grado di passività e sulla capacità di essere spettatori attivi di televisione, cinema e letteratura. Pagina dopo pagina, si è costretti a guardarsi dentro, a scoprire se la morale dietro cui ci si nasconde è veramente quella in cui si crede o se, piuttosto, si sta sprecando la propria vita.