Sul dinamismo. Opere su Umberto Boccioni dal Metropolitan Museum of Art di New York e dalle Civiche Raccolte d'Arte del Castello Sforzesco di Milano

Credo di poter dire con certezza che questo catalogo rappresenta una enorme delusione per tutti gli amanti e gli studiosi di Boccioni,in particolar modo per coloro che si interessano alla produzione scultorea del grande artista. Infatti è lecito aspettarsi dal libro un primo passo verso un qualcosa di necessario:la riscoperta critica e l'avvio di uno studio serio e sistematico che vada ad analizzare e a chiarire ogni aspetto dell'attività scultorea boccioniana. Infatti sono molteplici i punti interrogativi che la scultura di Boccioni ha creato e continua a creare;tanto che della sua opera questa è la parte meno studiata ed affrontata,nonostante che da sempre ne sia riconosciuta l'importanza fondamentale. Inutile negare che nei confronti della scultura di Boccioni,la critica si è sempre sentita a disagio,intimorita all'idea di procedere col piede sbagliato-e ovviamente ciò è dovuto anche al triste destino toccato a quasi tutte le sculture dell'artista futurista. Il catalogo delude perchè mette in evidenza le paure e i disagi di cui ho detto sopra:infatti le tematiche della scultura boccioniana sono solo accennate,sfiorate di striscio,mai approfondite-su tutto regna un'atmosfera come di fastidio,e così quasi tutte le pagine del libro si perdono in considerazioni sulla fortuna critica di Boccioni in Italia,sui suoi rapporti con la Germania,e con un'ultimo inutile saggio sulla sua vita,contenente teorie che,se anche vere,non hanno alcun interesse critico. Insomma,dopo aver tirato un profondo sospiro di sollievo,si va tranquillamente fuori tema pur di non affrontare il tema stesso. Dunque:questo libro è un'occasione persa;non c'è che da sperare in nuove occasioni...