L' uomo che guardava passare i treni - Georges Simenon - copertina
L' uomo che guardava passare i treni - Georges Simenon - copertina
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Letteratura: Belgio
L' uomo che guardava passare i treni
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Descrizione


La sera di un giorno qualsiasi, Kees Popinga si appresta a fumare un sigaro. Anche la sua vita è qualsiasi, e questo lo rallegra. Impiegato di una solida ditta olandese, è abituato a spartire le sue ore con perfetta regolarità. I suoi sentimenti non usano deviare, se non impercettibilmente, come per esempio per «quella certa emozione furtiva, quasi vergognosa, che lo turbava vedendo passare un treno, un treno della notte soprattutto, dalle tendine calate sul mistero dei viaggiatori». Quella sera, poche ore dopo, Popinga fu costretto ad accorgersi che la sua vita si disfaceva come un castello di carte. Ora gli accennava dalloscurità una nuova esistenza, dove avrebbe avuto a che fare con figure per lui estranee: il sangue, le donne, limbroglio, il caso, la fuga, la paura, lesaltazione, il falso, la polizia.
Kees Popinga è uno di quegli uomini cosiddetti normali che Simenon predilige e che sa raccontare come nessun altro. La sua normalità, come ogni normalità, è illusoria: un meccanismo che, appena sinceppa, diventa capace di tutto. Ma non tutti, a quel punto, sono capaci di tutto. Kees Popinga sì. Come era stato, un tempo, il più normale fra i normali, ora si sfrena e, preso da uneuforia sinistra, rovescia uno per uno tutti i capisaldi della sua realtà. La sua fuga è una sfida, e la sfida attira unincalzante persecuzione, che ci trascina fino allultimo nella lettura. Personaggio paradigmatico delluniverso simenoniano, Popinga si insinua nella mente del lettore con una stupefacente familiarità. È come una carta da parati che abbiamo visto per anni e improvvisamente si metta a parlare. Dal momento in cui, un giorno, Popinga esce di casa e, chiudendo la porta, esce anche da se stesso, incontriamo di tutto e non riusciamo a evitare di vederlo con i suoi occhi. Il delitto, il terrore, la fantasticheria, la solitudine, la lucidità, la puntigliosità: sono nuovi pezzi su una vecchia scacchiera, e con il loro aiuto Popinga tenta disperatamente di eludere lo scacco matto. Alla fine, la sua vita, di cui ormai sappiamo tutto, sarà passata davanti ai nostri occhi, e ai suoi, come uno di quei misteriosi treni che amava guardare nella notte.
Luomo che guardava passare i treni fu pubblicato per la prima volta nel 1938.

Tropes e temi

Dettagli

1 settembre 1986
211 p.
L'homme qui regardait passer les trains
9788845906596

Valutazioni e recensioni

  • Romana Giaffei

    La concezione pessimistica della vita, una costante nella produzione letteraria di Simenon, si evince, in questo romanzo del 1938, dalle vicende di un impiegato di Groninga nei Paesi Bassi, tal Kees Popinga, un piccolo borghese la cui vita familiare è oltremodo noiosa. Costui decide, sia a causa di un dissesto finanziario della ditta in cui lavora, sia perché spronato da nuove aspettative sentimentali, di fuggire via all'improvviso, illudendosi di lasciarsi alle spalle i propri fallimenti professionali ed umani. Si reca dapprima ad Amsterdam, poi, in seguito ad un "incidente", si trasferisce a Parigi dove però riesce solo a conoscere e frequentare malviventi: inizia così la sua parabola discendente, una strada verso il precipizio. Qui e in altri romanzi le atmosfere fosche, non solo dal punto di vista meteorologico ma soprattutto metaforico, come ad esempio quelle legate al mondo del crimine, stimolano la capacità narrativa di Simenon perché gli permettono di sondare l'identità labile di personaggi comuni e le profondità del loro inconscio. In particolare la storia verosimile di Kees Popinga deve la sua tragicità non tanto e non solo all'accanimento e alle variabili imponderabili del destino, quanto soprattutto al subdolo germe dell'autodistruzione, insito in una persona mediocre come tante, apparentemente normale, con una famiglia, uno stipendio, con un ruolo nella società, tuttavia fin troppo inconsapevole dei suoi limiti e della sua inettitudine: proprio in questo consiste la pericolosità del suo carattere. È evidente che non basta avere velleità eroiche per riscattarsi, ad esempio intraprendendo viaggi e tuffandosi a capofitto in nuove esperienze; secondo Simenon un debole non potrà mai vincere la sua partita, anzi è predisposto a scontare anche le colpe degli altri.

Conosci l'autore

Foto di Georges Simenon

Georges Simenon

1903, Liegi (Belgio)

Georges Simenon è stato un romanziere francese di origine belga. La sua vastissima produzione (circa 500 romanzi) occupa un posto di primo piano nella narrativa europea, confermando il ruolo di Simenon, uno scrittore destinato a incidere sul suo tempo, a suggestionare molti altri autori, ad appassionare milioni di lettori.Grande importanza ha poi all'interno del genere poliziesco, grazie soprattutto al celebre personaggio del commissario Maigret. La tiratura complessiva delle sue opere, tradotte in oltre cinquanta lingue e pubblicate in più di quaranta paesi, supera i settecento milioni di copie. Secondo l'Index Translationum, un database curato dall'UNESCO, Georges Simenon è il quindicesimo autore più tradotto di sempre. Grande lettore fin da ragazzo in...

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