Confesso che ad un certo punto ho chiuso il libro perche' dal nervoso che mi aveva pigliato non riuscivo piu' ad andare avanti! Poi mi sono detto: e' la realta'Â ed e' bene conoscerla.. Mario Giordano fa un'analisi attenta e dettagliata dei Vampiri (io li avrei chiamati parassiti): ci sono nomi, cifre e fatti. A fine libro mi sono chiesto: ma perche' il popolo bue (cioe' noi) continua a permettere a questa brutta gente di avere carta bianca per scriversi leggi per riempirsi le tasche con i nostri soldi? Gente! E' ora di darsi una svegliata!
Vampiri. Nuova inchiesta sulle pensioni d'oro
Questo libro è dedicato ad Aurora B., 27 anni, parrucchiera a Pisa: secondo i calcoli dell'Inps, dovrà andare in pensione il 1° marzo 2064, quando avrà lavorato 58 anni.
Si può andare in pensione ancora oggi a 55 anni con 5000 euro al mese? Si può riscuotere un assegno per 66 anni pur avendo lavorato soltanto 3 anni? Si può ricevere un vitalizio da 1.317.805 euro intascando pure il sussidio di disoccupazione? Si possono cumulare tre pensioni ed essere nominati presidente delle autostrade? Ma certo, che si può: basta appartenere a una delle fortunate categorie che mese dopo mese continuano a prosciugare le nostre tasche e il futuro del Paese. Dal 1° gennaio 2017 è saltato anche il piccolo contributo di solidarietà introdotto nel 2014. Così ora le pensioni d'oro scorrono di nuovo in tutto il loro splendore, dai 90.000 euro al mese di Mauro Sentinelli in giù. E la nuova inchiesta di Mario Giordano rivela che negli ultimi anni i privilegi non solo sono rimasti, si sono moltiplicati: per i politici, ovviamente, ma anche per i giornalisti, i 17.318 sindacalisti favoriti da speciali leggi-vergogna, i banchieri, i magistrati, gli alti papaveri e i prelati. Pensate che il Fondo clero dell'Inps ha accumulato un buco di oltre 2 miliardi. E 60 miliardi di buco li ha invece accumulati il Fondo delle Ferrovie dello Stato, che con i nostri soldi generosamente paga pensioni da 13.000 euro al mese. Perché tutto ciò non cambia? Semplice: perché i Vampiri sono nei posti che contano. Comandano loro. E, per di più, continuano ad accumulare altri incarichi e altro potere. Così fanno quello che vogliono: in Puglia è stata approvata una legge regionale che di fatto aumenta gli assegni pagati agli ex consiglieri. In Molise il vitalizio era morto ed è stato fatto risorgere. A Perugia c'è un ex dipendente del Comune che è riuscito ad andare in pensione con 49.000 euro al mese e quando nel luglio 2016 l'Inps gliel'ha tagliata ha fatto ricorso: «Come faccio a vivere sennò?». Questo libro è dedicato ad Aurora B., 27 anni, parrucchiera a Pisa: secondo i calcoli dell'Inps, dovrà andare in pensione il 1° marzo 2064, quando avrà lavorato 58 anni. Percepirà meno di 1000 euro netti al mese. Ecco: pensare che il Paese di Aurora possa continuare a pagare la pensione a vedove di parlamentari che non hanno fatto nemmeno un'ora in aula; o alla figlia di un deputato monarchico in carica dal 1947 al 1951; o a un ex consigliere regionale della Calabria che prende 7490 euro da quando aveva 44 anni e adesso è in carcere con gravissime accuse, è uno scandalo che non si può accettare. Anche perché, come questo libro vi svelerà, Aurora B. e gli altri non assistono solo all'ingiustizia: la pagano di tasca propria. Infatti, con i loro soldi stanno finanziando i privilegi dei nababbi. Sembra assurdo, ma è così. E per questo i folli vitalizi non sono un diritto, ma un furto. Un furto di equità e di futuro, che si ripete ogni giorno e diventa sempre meno accettabile. Bisogna impedirlo. Tutto qui.
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Anno edizione:2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Se non si facessero espliciti riferimenti a cose e persone di casa nostra, un lettore potrebbe pensare che l' ambiente sia il terzo mondo o qualche repubblica delle banane. Purtroppo la realtà è tragicamente un' altra. Vampiri, un titolo fin troppo tenero, è il riassunto di tutto quello che indigna l'italiano medio. Situazioni paradossali e vergognose. Gente che muore di fame dopo aver lavorato una vita e gente che è una vita che non lavora.
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Un libro denuncia sull'Italia dei privilegiati e dei poveracci. Spesso si sente parlare di giustizia sociale da coloro i quali si fanno portavoce dei diritti degli ultimi, ma poi non disdegnano vitalizi a ‘ diversi zero ‘. Manifesto della contraddizione di chi lavora duramente una vita per una pensione da fame, ( se mai ci arriverà ) e chi con pochi anni di ‘ lavoro ‘, a volte addirittura mesi si è garantito la pensione ‘eterna ‘. Leggere per credere.
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