Vardø. Dopo la tempesta

Questo libro narra, in forma romanzata, gli eventi storici che hanno avuto luogo a Vardø tra il 1617 e il 1621. Con una scrittura intensa e coinvolgente, l'autrice da vita ad una pagina buia della storia d'Europa e che merita di essere conosciuta e approfondita. Consigliatissimo.

Romanzo storico, ambientato nell’anno 1620 nella città Vardo presso l’isola di Vardoya, Norvegia. Scritto in modo fluente e dettagliato. La scrittrice scrive della condizione della donna intrecciata con la caccia alle streghe e antiche usanze. La narrazione è tessuto intorno a due giovani donne: Moren che è nativa di Vardo e Ursa di Brgen. Ursa viene data in sposa al sovrintendente Absalom Cornet il quale riceve un incarico di lavoro dal Lensmann (sceriffo) a Vardo dove le nuove leggi cristiane vengono rispettate da pochi. A Vardo, Ursa conosce Moren e fra loro nasce l’amicizia, solidarietà fino all’epilogo del romanzo che… Un romanzo che parla della donna sottomessa all’uomo, dei pregiudizi, superstizioni e Chiesa. Un periodo storico cupo agghiacciante e assolutamente vero. Come scrive l’autrice “questa storia riguarda le persone e il modo in cui vivevano, prima che il come e perché sono morte diventasse la loro sola definizione”.

Un viaggio nella Norvegia più remota e desolata, dove un gruppo di donne spinte da una tragedia e dalla necessità di sopravvivere in condizioni estreme organizzano una comunità autonoma femminile. Ma questo ordine nuovo e sconosciuto spaventa le alte cariche dello Stato e deve necessariamente essere estirpato. I pettegolezzi e le invidie delle donne bigotte della comunità e l’ ottusità di un sovrintendente ambizioso scateneranno una caccia alle streghe dagli esiti ovvi. La narrazione scorre tenera e delicata, viaggia dentro l’ intimità di nuove amicizie e nel calore di legami familiari perduti, per poi volgersi cruda e aspra come quel paesaggio gelido e brullo spazzato dai venti del Nord.