Le venti giornate di Torino. Inchiesta di fine secolo - Giorgio De Maria - copertina
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Le venti giornate di Torino. Inchiesta di fine secolo
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Pubblicato la prima volta nel 1977, Le venti giornate di Torino fu sostanzialmente ignorato: torna dopo quarant'anni in libreria. Come se avesse voluto aspettare il momento giusto.

«Ci voleva una città magica, e i portentosi, terribili eventi di quelle venti giornate, per immaginare l'arrivo di Mark Zuckerberg e di Facebook con quarant'anni di anticipo, svelando persino il lato oscuro dei social media con un'intuizione che sa proprio di chiaroveggenza.» - La Stampa

«Le venti giornate di Torino è l'unico, autentico romanzo maledetto italiano. Non è una boutade a casaccio, ma astabilirlo sono trama, atmosfera, vita dell'autore, legami, connessioni, effetti sui lettori» - Giovanni Arduino

Le venti giornate di Torino erano iniziate il 3 luglio di dieci anni prima: la siccità, l'insonnia collettiva, i cittadini che vagavano come fantasmi per le strade del centro storico, le grida misteriose, le statue che sembravano aver preso vita, e soprattutto una orribile catena di omicidi. Poi, dopo venti giorni, tutto era finito, all'improvviso, come era cominciato. E nessuno aveva più voluto parlare di quella storia. Dieci anni dopo, un anonimo investigatore dilettante decide di indagare per scrivere un libro su quella vicenda. Perché l'insonnia di massa? E chi erano, e da dove venivano, le mostruose figure di cui troppe testimonianze raccontano? E soprattutto, che nesso c'era tra quanto accadde e la biblioteca che era stata aperta presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza? Una biblioteca assai strana, dove non si trovavano i testi pubblicati dagli editori, ma scritti di privati cittadini, che rivelavano i loro pensieri più intimi e profondi, molto spesso terribili, e li mettevano in condivisione con altri cittadini come loro. Non passerà molto prima che il protagonista si renda conto che quella orribile stagione si è conclusa solo in apparenza, e che le forze oscure che avevano scatenato quei drammatici giorni di violenza cieca sono ancora presenti e vigili. Un romanzo inquietante, profetico in modo inspiegabile, principale opera di un autore ingiustamente dimenticato.

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Luens Torino
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Prima edizione Frassinelli - Settembre 2014 - in COPERTINA RIGIDA rivestita di SOVRACOPERTA ILLUSTRATA e molto ben conservata. Pagine all'interno leggermente imbrunite fattore tempo ma volume in ottime condizioni. Disponibilità immediata e spedizione con corriere tracciata. . 150 Ottimo (Fine) Prima edizione Frassinelli - Settembre 2014 - in COPERTINA RIGIDA rivestita di SOVRACOPERTA ILLUSTRATA e molto ben conservata. Pagine all'interno leggermente imbrunite fattore tempo ma volume in ottime condizioni. Disponibilità immediata e spedizione c

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Le venti giornate di Torino. Inchiesta di fine secolo
Le venti giornate di Torino. Inchiesta di fine secolo

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156 p., Rilegato
9788893420259

Valutazioni e recensioni

  • MARIO FESTA

    Non si comprende dove finisce la cronaca (nera) e dove comincia il romanzo fantastico. Non saprei se è un pregio o un difetto. Alla fine sembra ne' carne ne' pesce.

  • Christian Lamberti

    Dopo ben quarant’anni dalla sua uscita (Edizioni Il Formichiere, 1977), l’editore Frassinelli riesuma il romanzo di Giorgio De Maria (1924 – 2009) “Le venti giornate di Torino”, riscoperto con successo anche negli Stati Uniti. Stavolta l’etichetta di libro maledetto non è un’esca di tendenza, bensì un tangibile decadimento che marchia sia l’atmosfera del romanzo che la vita dell’autore. Il 3 Luglio di dieci anni prima a Torino si è scatenato un vero e proprio inferno che ha sconvolto la città per venti giorni. I testimoni riferiscono episodi che esulano da ogni logica, lasciando polizia e stampa prive di basi concrete su cui imbastire un’indagine sensata. Efferati delitti hanno avuto luogo nei centri storici della città, e le rade testimonianze coincidono sulla presenza di energumeni dalla pelle grigia e la forza prodigiosa che, preda di un’isteria omicida, si sono accaniti contro capannelli di cittadini insonni. Il risultato è stata una psicosi collettiva senza precedenti. Questo romanzo non vi lascerà indifferenti, è troppo malato e delirante per darvene modo. Ingiustamente dimenticato, "Le venti giornate di Torino" risorge in una nuova e più curata veste editoriale per riprendersi prepotentemente la riconoscenza che merita. Una prestigiosa perla nera del nostro patrimonio letterario.

  • Mario Giacomuzzi

    E' incredibile che si debba attendere la ristampa di un libro di 40 anni fà per poter gustare un romanzo noir che riesca, in sole 140 pagine, a descrivere atmosfere cupe e trasmettere emozioni intense, ancorché alquanto opprimenti, ardue da trovare nel panorama dell'attuale letteratura di genere, troppo spesso prodotta e venduta a peso. Prosa essenziale, non una parola fuori posto o di troppo. Quanti ne sono capaci oggi?

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