la storia e' piu' da adulti che da bambini , ma leggendola a modo anche loro ne capiranno il senso e' incentrato sul tema della depressione e sul come i fattori interni influiscano su quelli esterni e viceversa un tema affrontato con dolcezza e semplicita' immagini meravigliose che danno spazio all'immaginazione i bambini se non comprenderanno al massimo il testo , comprenderanno sicuramente le illustrazioni che danno un chiaro significato al tutto alla fine si evince che l'affetto e l'amore tra sorelle( o anche amiche ) sono il salvagente di tutti i mali per tornare a sorridere .
Virginia Wolf. La bambina con il lupo dentro
Un racconto su due sorelle molto famose, Vanessa Bell e Virginia Woolf, diventa una storia che parla di amore per l'arte, l'immaginazione e i giardini. Un giorno Virginia si sveglia male, non parla e fa strani versi: non c'è per nessuno, vuole solo stare in camera sua, niente le interessa e nessuno la fa stare meglio. Urla, con quella voce strana che ricorda l'ululato di un lupo. Vanessa allora fa quello che sa fare: prende i pennelli, dipinge una parete di fiori e poi un'altra e poi un'altra ancora, trasformando la stanza della sorella in un giardino bellissimo con tanto di scala e altalena "perché quando si è spinti verso il basso si deve pensare alto". Età di lettura: da 5 anni.
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Anno edizione:2014
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virginia rossi 05 dicembre 2017
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E' un bel libro, decisamente. Per l'infanzia certo, ma con dei contenuti che, probabile quanto pare, la breve storia allegorica è realmente ispirata alla famosa scrittrice Virginia Woolf (qui "Wolf") e alla sorella Vanessa Bell, successivamente divenuta apprezzata pittrice. Virginia bambina si ritrova "lupo", non vuole parlare più con nessuno, se ne sta a letto tutto il giorno, seppellita dalle coltri, il mondo si capovolge e il sopra diventa sotto e sembra che non possa esserci più luce a rallegrarlo, ma invano. Virginia afferma soltanto che vuole andare in un posto che si chiama Bloomsberry. E allora la sorella prende carta e matite e comincia a disegnare un mondo di fiori coloratissimi, di alberi e piante, di uccellini canterini dalle piume multicolori: e, a poco a poco, Virginia-lupo si rianima e comincia a guardare interessata, partecipando al gioco creativo. E, alla fine, avviene di nuovo un capovolgimento: il mondo torna a capovolgersi, i colori e la gioia e la partecipazione ritornano a far parte della realtà. Virginia cessa di essere lupo per tornare ad essere una bimba con un nastro che le tiene i capelli legati. Il piccolo libro (dai disegni coloratissimi a piena pagina) racconta, in modo metaforico una storia di "breakdown" in cui il mondo conosciuto va a pezzi e si capovolge. Solo attraverso l'amore, il gioco creativo e i colori, il mondo può essere ricostruito, un mondo nuovo in cui è possibile vivere ma che reca tracce della crisi precedente. E viene sottolineato in maniera forte che questo ripristino, altrettanto forte e netto come la crisi che lo ha preceduto deve avvenire attraverso la relazionalità amorevole: in questo caso da parte di una sorella che non vuole perdere la compagna di giochi. In questo contenuto (non credo che sia una forzatura di lettura da parte di uno psichiatra, quale io sono nella mia formazione) si ritrova la mission di una delle due autrici che ha scritto romanzi rivolti ai ragazzini portatori di disabilità.
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