Calvino costruisce una specie di metafora su tutta la storia, che sta a simboleggiare il bene e il male.
"Nella guerra tra Austria e Turchia del 1716, il visconte Medardo di Terralba viene colpito da una cannonata turca in pieno petto e torna a casa dimezzato. Questo truculento inizio dà l'avvio a una fiaba cadenzata come un balletto, nella quale attorno al mezzo-visconte si muovono e s'affannano sudditi più dimezzati di lui: il dottor Trelawney la cui scienza trascura gli esseri umani, il carpentiere Pietrocchiodo che costruisce mirabili ordigni cercando di non pensare che sono forche, l'astratto moralismo dei profughi ugonotti, il decadente edonismo del lazzaretto dei lebbrosi. È una fantasia paga del fuoco di fila delle sue trovate, questa di Calvino, o una pensosa allegoria della condizione dell'uomo contemporaneo sempre 'alienato', mutilato, impossibilitato a raggiungere l'integrità, la completezza? Le invenzioni di Calvino sono aperte sempre a molti significati, e pur tali da poter essere gustate in se stesse: questa del 'Visconte dimezzato' come quella del Barone rampante e come l'ultima del ciclo: 'Il cavaliere inesistente'." (Italo Calvino)
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Anno edizione:2013
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Basso 15 dicembre 2024Romanzo filosofico
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Nel romanzo si insiste sull'ambiguità di fondo degli altri abitanti: il dottor Trelawney, che non si interessa di medicina, ma preferisce giocare a tressette o osservare i fuochi fatui, il falegname Pietrochiodo, sommo inventore, a cui però riescono meglio gli strumenti di tortura commissionati dal Gramo. L'autore sembra quasi voglia allertarci del pericolo di una scienza e di una tecnica distaccate dall'umanità. Caratteristica di Calvino è la presenza nei suoi romanzi di due protagonisti contrapposti, si ricordino ad esempio "Le città invisibili" (Marco Polo e il Khan) o "Il barone rampante" (i due fratelli, Cosimo che vive sugli alberi e Biagio rimasto a terra). Il linguaggio è semplice e scorrevole anche se sottende simbolicamente ad ampi discorsi morali. Consigliato!
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Un libro che narra una storia abbastanza interessante ma che non coinvolge molto il lettore. Divertente la situazione che si viene a creare di questo visconte dimezzato durante una guerra che stupisce ma la storia di contorno non è intrigante quanto dovrebbe essere. Comunque non spiacevole alla lettura anche se un po' pesante. Interessanti invece i personaggi e gli ambienti che vengono descritti bene e rispecchiano bene il periodo in cui viene narrata la storia. Lo si consiglia ma non a pieni voti.
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