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Recensioni Volevo essere una vedova

Volevo essere una vedova di Chiara Moscardelli
Recensioni: 4/5

Chiara Moscardelli voleva essere una gatta morta. Ma quando ha capito che non ci sarebbe mai riuscita, non le è rimasto che cambiare strategia.

«È un romanzo a tratti amaro, illuminato da un umorismo acidulo e da un potente senso del comico» - Brunella Schisa, Il Venerdì

«Beato chi sa far ridere, beato chi sa trasformare le proprie disgrazie in materia esilarante, come Chiara Moscardelli» - Brunella Schisa, Il Venerdí di Repubblica

«I libri di Chiara Moscardelli sono altamente terapeutici» - Romana Petri, TTL

Una nuova sferzante ventata di comicità da una delle piú amate scrittrici italiane. «Non ci sono caricature, ma solo il piglio fulminante di un talento comico che stupisce». Che fine ha fatto Chiara, l'aspirante ma mancata gatta morta? L'abbiamo lasciata a trent'anni, senza uno straccio di fidanzato, e la ritroviamo a quarantacinque, ancora single. Com'è potuto accadere? Com'è arrivata a questa età senza sposarsi, fare figli, adeguarsi alla vita che sua madre e le zie, anche quelle degli altri, prevedevano per lei? Per capirlo Chiara si racconta, ai lettori e all'analista, ripercorrendo gli ultimi dieci anni: il trasferimento a Milano, dove sperava di accasarsi e invece ha trovato sciami di gay, il lavoro in una città che per certi versi le è ostile, i disastri sentimentali e il fatto che tutti, ma proprio tutti, persino il dentista o l'ortopedico, continuino a chiederle perché sia sola. Cosí, pur di non essere sottoposta al solito strazio, all'ennesima visita medica decide di spacciarsi per vedova, guadagnandosi uno status finalmente accolto dalla società. Se è vedova, allora qualcuno se l'era presa, anche se poi è morto! Chiara Moscardelli torna a farci morire dal ridere, mentre descrive un mondo che sulla felicità delle donne ha ancora molto da imparare. )
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