Vuoto fino all'orlo

Lo definirei un libro pieno di realtà, esposta occultamente dietro situazioni assurde, regole e ruoli. È una lettura della nostra società in chiave quasi astratta, lontana dalla nostra vita quotidiani, ma così vera. La storia è ambientata a Mandalchiria, un villaggio basato su leggi, regole, pregiudizi, ruoli, quotidianità prefissati: qui nulla cambia e nulla avviene. Gli abitanti sono semplici pedine banali. Ma un giorno improvvisamente durante la messa lo spauracchio, Torcimente, immobilizza i fedeli e tutto il villaggio con una filastrocca, procurandogli allucinazioni e confusione. Quando l'effetto finisce questo strano fenomeno viene occultato, nascosto, come una sorta di tabù. Però c'è un gruppo di abutanti che decide di saperene di più. Comincia così la loro ricerca tra leggende, vite altrui, voci e altri avvenimenti inconsueti. Tutta la ricerca però si svela effimera, senza futuro nel villaggio di Mandalchira, e questi abitanti curiosi dovranno decidere per primi, ma soprattutto per la prima volta il loro destino.