Abbecedario di un pianista - Alfred Brendel - copertina
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Letteratura: Austria
Abbecedario di un pianista
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Descrizione


"Questo libro è il distillato di quanto ho da dire, in tarda età, sulla musica, sui musicisti e su questioni relative al mio mestiere" dichiara Alfred Brendel, che, scegliendo la forma dell'abbecedario musicale - da "Accento" a "Zarzuela" -, rivela ancora una volta la sua duplice natura di musicista e acuto saggista, oltre a confermare la sua predilezione per l'aforisma e il frammento. Chi lo conosce sa che nei suoi scritti profonde riflessioni sui problemi dell'interpretazione musicale si alternano ad aneddoti, considerazioni sulla tecnica pianistica a sapide testimonianze sui rapporti ora idilliaci ora burrascosi con direttori d'orchestra e cantanti: e questo vademecum lo conferma. Qui tutto ruota intorno al pianoforte, "mobile dai denti bianchi e neri" che sotto le mani dell'interprete diviene "luogo di metamorfosi", unico strumento che consenta di "evocare la voce umana nel canto, il timbro di altri strumenti, l'orchestra, l'arcobaleno o l'armonia delle sfere". Gli appassionati troveranno dunque risposte originali agli interrogativi che il testo musicale pone all'interprete, e suggerimenti anche inconsueti sulla costruzione del repertorio e sul significato della fedeltà esecutiva. Nonché illuminanti ritratti dei compositori che hanno accompagnato la vita di Brendel: da Bach a Liszt, passando per Scarlatti, Mozart, Beethoven, Chopin, Schubert, Schumann e Brahms.

Dettagli

26 febbraio 2014
168 p.
A bis Z eines Pianisten: ein Lesebuch fur Klavierliebende
9788845928604

Valutazioni e recensioni

  • Tempo fa mi è capitato di dire qualcosa su Il velo dell’ordine (Milano, Adelphi, 2002), libro in forma di dialogo che raccoglie i colloqui del pianista con Martin Meyer. L’anno scorso Adelphi ha fatto uscire Abbecedario di un pianista, raccolta di lemmi musicali, ma musicali andrebbe messo tra virgolette: un «distillato – scrive Brendel – di quanto ho da dire, in età avanzata, sulla musica, sui musicisti e su questioni relative alla mia professione». Vorrei dire qualcosa anche su questo libretto. Brendel è un saggista intelligente e colto. E qui torno al vino di china. Non difetta, al grande pianista, uno humour corroborante, un’ironia vivace, accentuati, in questo amabile libretto, dalla forma prescelta: l’aforisma, il frammento. Un qualche esempio. A proposito del direttore d’orchestra: «Ci sono […] alcuni direttori […] che se dici loro tre cose, ti fanno subito capire: ‘Non dirmene una quarta. La dimenticherò comunque’» (p. 43). Di Beethoven scrive: «sapeva servirsi del grazioso […] il tono intimo, il registro dolce sono stati suoi tratti caratteristici proprio come l’impetuosità e la baldanza» (p. 23). A proposito del sentimento (in musica): «Esistono sentimenti di prima, seconda e terza mano, sentimenti per teenager, adulti e vegliardi. Esiste il kitsch, un groviglio di sentimenti particolarmente vischioso» (p. 119). Infine: «Suonare in modo troppo veloce è fisicamente meno faticoso che abituarsi a controllare una per una la punta delle dita» (p. 142). L’Abbecedario non è riservato ai soli musicisti, benché questi ultimi ne trarranno suggerimenti interessanti: il melomane ne resterà deliziato. Da leggersi con l’ausilio di Youtube: in molti casi sarà lo stesso Brendel a ‘sonorizzare’ le sue idee. www.lorenzoleone.it

  • Si, mi ha interessato, quello che dice Alfred Brendel è certamente molto giusto e non potrei comunque io valutare criticamente quello che il maestro scrive. Nel complesso sono comunque soddisfatto della spesa fatta e la rifarei. Chi nella teoria musicale è molto più avanzato di me, potrà apprezzarlo ancora di più

  • Brendel è un esecutore e non un compositore, e questo si sente: ad esempio mi trovo molto più d'accordo con i giudizi sui musicisti che dà Schönberg nel suo 'Stile e Pensiero' piuttosto che con quelli di Brendel, che so, su Listz o su Händel. Ma il vocabolarietto è delizioso e molto spiritoso, e la bravura e la serietà Di Brendel traspaiono da ogni pagina.

Conosci l'autore

Foto di Alfred Brendel

Alfred Brendel

1931, Wiesenberg

Pianista e scrittore austriaco, Brendel è considerato uno degli interpreti più raffinati della letteratura pianistica fra quelli espressi dalla scena classica nella seconda metà del ventesimo secolo.Figlio unico di una famiglia di non musicisti, si trasferì a Zagabria con la famiglia all'età di 6 anni e più tardi a Graz. I Brendel vissero in quella città durante la Seconda guerra mondiale, ma verso la fine del conflitto il quattordicenne Alfred fu mandato in Jugoslavia a scavare trincee. Soffrì di congelamento e fu mandato in ospedale.Nonostante Alfred abbia avuto un'educazione musicale poco regolare, e a dispetto del fatto che poté prendere lezioni di pianoforte solo occasionalmente, il suo eccezionale talento sarebbe riuscito...

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