Sul fatto che il concetto di razza non abbia fondamento scientifico e che, tenuto conto dei danni che ha provocato, sarebbe meglio metterlo definitivamente in archivio è difficile anche solo pensare di dissentire. A convincerci dovrebbero bastare le mille sfumature di colore che possiamo vedere passeggiando in qualsiasi metropoli cosmopolita dell'occidente. Tutto questo è giusto e molto politically correct, ma il saggio di Barbujani, finalista del premio Galileo per la divulgazione scientifica, non mi ha entusiasmato. A quello che già sapevo aggiunge le acquisizioni recenti della ricerca ottenute grazie agli studi sul DNA e precisa meglio gli spostamenti dei primi rappresentanti della specie uomo che hanno portato alla colonizzazione del pianeta. Per un lettore privo di cognizioni tecniche specifiche come me, ma mosso solo da curiosità, è un po' poco.
Gli africani siamo noi. Alle origini dell'uomo
Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l'armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici - fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via - rispolverando vecchissime teorie sull'insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud. Questo testo cerca, al contrario, di stimolare qualche ragionamento. Prima di tutto, sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo per lo schiavismo e il colonialismo; e poi su quanto le teorie della razza, che pure hanno generato sofferenze e conflitti enormi e reali, si siano rivelate irrealistiche, incoerenti e incapaci di farci comprendere la natura delle nostre differenze. "Gli africani siamo noi" racconta anche un po' delle cose che abbiamo capito da quando la biologia ha abbandonato il paradigma razziale: parla di come nel nostro genoma restino tracce di lontane migrazioni preistoriche; e anche di come forme umane diverse, forse specie umane diverse, si siano succedute e abbiano coesistito, finché sessantamila anni fa i nostri antenati, partendo dall'Africa, si sono diffusi su tutto il pianeta.
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Edizione:3
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Anno edizione:2018
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