Un libro crudo, che non lascia spazio a fantasie, ma descrive i fatti reali che molti hanno eliminato. Prima di leggere questo libro, ignoravo l'importanza che i Partigiani hanno avuto nella guerra, ignoravo quasi la loro esistenza. Perché nessuno ne parla?! Questo libro dovrebbe essere portato nelle scuole, è una testimonianza di ciò che è stato, e di quello che siamo capaci di fare se solo lo volessimo.
L'Agnese va a morire
Una delle opere letterarie piú limpide e convincenti che siano uscite dall'esperienza storica e umana della Resistenza.In appendice una testimonianza dell’autrice sulla protagonista del romanzo. Completa il volume una nota biobibliografica.
«L'Agnese restò sola, stranamente piccola, un mucchio di stracci neri sulla neve».
«L'Agnese va a morire è una delle opere letterarie piú limpide e convincenti che siano uscite dall'esperienza storica e umana della Resistenza. Un documento prezioso per far capire che cosa è stata la Resistenza [...]. Piú esamino la struttura letteraria di questo romanzo e piú la trovo straordinaria. Tutto è sorretto e animato da un'unica volontà, da un'unica presenza, da un unico personaggio [...]. Si ha la sensazione, leggendo, che le Valli di Comacchio, la Romagna, la guerra lontana degli eserciti a poco a poco si riempiano della presenza sempre piú grande, titanica di questa donna. Come se tedeschi e alleati fossero presenze sfocate di un dramma fuori del tempo e tutto si compisse invece all'interno di Agnese, come se lei sola potesse sobbarcarsi il peso, anzi la fatica della guerra [...]». (Sebastiano Vassalli)
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Edizione:2
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Anno edizione:2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Sara🐒 07 luglio 2025Da leggere
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Fg 10 giugno 2025Consigliato
L’Agnese va a morire è un romanzo di Renata Viganò, pubblicato nel 1949, ambientato durante la Seconda guerra mondiale, nel contesto della Resistenza partigiana italiana. È un’opera fondamentale della letteratura della Resistenza, che racconta la guerra non dal punto di vista degli eroi mitizzati, ma attraverso una donna semplice, contadina, che diventa simbolo di coraggio e dignità. Agnese è una lavandaia emiliana, una donna semplice, grassa, silenziosa, abituata alla fatica e al silenzio. Dopo che i tedeschi uccidono suo marito – sospettato di essere un partigiano – Agnese decide di unirsi alla Resistenza, non per ideologia, ma per vendetta, giustizia e dignità. La protagonista inizia come staffetta, poi prende sempre più parte attiva nella lotta, mostrando determinazione e fermezza. Alla fine, quando viene catturata, affronta la morte con grande dignità: il titolo anticipa il destino della protagonista, ma non toglie forza alla narrazione. La sua morte, però, non è una sconfitta: è un atto di testimonianza e coerenza. L’Agnese va a morire è un romanzo profondo, toccante e necessario, che racconta la guerra e la Resistenza da un punto di vista originale: quello di una donna comune che diventa eroina per necessità e coscienza. Un’opera che non celebra, ma commemora, restituendo dignità a chi ha lottato in silenzio, senza medaglie.
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Fabio 24 marzo 2025Bellissimo ed intenso
La resistenza quella vera, vissuta come senso del dovere piu' che di solo coraggio. Una donna semplice ma dotata di una forza enorme, che si batte per una causa universale, la liberta' di tutti noi.
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