Una cartolina da Positano, di un luogo caro all’autrice che racconta in prima persona la Costiera Amalfitana degli anni ‘50 e l’amicizia speciale con la “principessa” Erica. Ci si lascia galleggiare da questo spaccato autobiografico senza farsi troppo travolgere: forse mi è mancato il fuoco dell’Arte della gioia, ma solo perché mi dimentico che “la mia parte di gioia” a volte assomiglia più all’acqua del mare di Positano.
Appuntamento a Positano
Un libro capace di raccontare la fugacità dell'incanto come se l'incanto non dovesse mai finire.
«Una sfumata esplorazione della gioia, della colpa e della volubilità degli affetti umani» – The New York Times Book Review
Negli anni Cinquanta il lavoro cinematografico porta Goliarda Sapienza a Positano, rivelandole un angolo di mondo quasi intatto, popolato da un'umanità con una dolcezza sconosciuta. E lí, tra l'oro e l'azzurro del mare, in un'atmosfera fuori dal tempo, una figura di donna si muove a passo di danza sulle scalinate del paese. La gente del posto la chiama principessa, ha una bellezza antica, gli occhi che cambiano colore. Quello tra Erica e Goliarda è un incontro felice, immerso in una pace che si avvicina all'ebbrezza: l'inizio di un rapporto che nel corso degli anni si fa sempre piú intenso, tra i fantasmi del passato e le ombre imminenti. Un libro capace di raccontare la fugacità dell'incanto come se l'incanto non dovesse mai finire. Postfazione e cura di Angelo Pellegrino.
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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parramattagirl 08 luglio 2025La mia parte di gioia
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alessialeonardapetruccelli 24 luglio 2024Intimo
Negli anni 50 il lavoro cinematografico porta Goliarda Sapienza a Positano, rivelandole un angolo di mondo quasi intatto popolato da un’umanità con una dolcezza sconosciuta. È proprio lì tra loro e l’azzurro del mare in un’atmosfera fuori dal tempo una figura di una donna si muove a passo di danza sulle scalinate del paese. L’agente del posto la chiama principessa ha una bellezza antica e gli occhi che cambiano colore. Quello tra Erica e Goliarda è un incontro felice, immerso in una pace che si avvicina all’ebrezza: questo è l’inizio di un rapporto che nel corso degli anni si fa sempre più intenso fra i fantasmi del passato e le ombre imminenti. Un libro che è capace di raccontare la fugacità dell’incanto come se l’i incanto non dovesse mai finire. Autobiografia di un viaggio che Goliarda, ai tempi quando recitava ed era nel pieno della sua carriera d’attrice, parla di questa amicizia che lega l’attrice e scrittrice con una ragazza del posto conosciuta durante le riprese, un libro che parla di questa amicizia che all’inizio era altalenante ma con il corso del tempo è diventata sempre più forte. Ennesimo capolavoro della scrittrice che ritengo una delle penne più belle e forti del novecento italiano nel panorama letterario italiano.
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Laladradilibri 16 aprile 2024Divisivo
Romanzo basato su fatti autobiografici della scrittrice; parte un po' lento e frammentato per poi diventare più coinvolgente e interessante dal punto di vista della trama nella parte centrale. Le voci narranti sono plurime e a volte confusionario. L'ho apprezzato solo in parte (quella centrale dove si narra nel dettaglio la vita di Erica).
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