Arianna

Questo libro è stato una lettura leggera e piacevole sotto alcuni punti di vista, ma una completa delusione per altri. Il libro in pratica racconta la vicenda dell'ampiamente conosciuto mito del minotauro e del labirinto. Chi è interessato ai miti greci magari conosce anche il nome di Teseo, l'eroe che sconfigge tale mostro grazie all'aiuto della principessa di Creta Arianna. Una moda recente è quella di rivedere questi miti sotto chiave femminista per rivalutare il ruolo che hanno avuto questi cosiddetti eroi e le vite che hanno distrutto, specialmente quella di donne, Con ovviamente sempre l'aiuto degli dei, loro ammiratori e instancabili marionettisti delle vite terrestri. In questo caso abbiamo una ragazza che ha amato un essere costretto a diventare un mostro per ira divina, e si è poi innamorata di un "eroe" egocentrico e narcisista che l'ha usata per tradire la sua famiglia per poi abbandonarla. Lì, nell'isola dove è stata lasciata a morire, Arianna incontra e finisce per creare una relazione di amore e fiducia con una delle divinità maggiori, Dioniso. Con il passare del tempo, il dio perde gli attributi che lo avevano fatto avvicinare ad Arianna e l'avevo fatta innamorare, risultando un individuo egoista e chiuso ne proprio dolore di essere divino e il dover abbandonare gli affetti mortali. Principlamente la cosa che mi ha disturbato di più del libro stata che il femminismo alla base del libro è concettualmente sbagliato. Ti sembra voler mostrare che l'essere femministe non è prendere in mano il proprio destino o combattere per quello che si vuole e si reputa proprio diritto (nonostante siamo ovviamente in un periodo storico completamente diverso che dev'essere tenuto conto), ma l'odiare gli uomini e i loro apparenti difetti. Siamo tutti d'accordo che i miti greci siano stati scritti da mani maschili per un pubblico che reputava la donna come un mezzo, e il libro sembra non voler dare alla donna la forza per poter combattere tutto ciò

Partendo dallo stile di scrittura, all'inizio io l'ho trovato abbastanza elaborato e ciò ha rallentato la lettura perché faticavo a capire alcuni termini, però poi diventa molto più scorrevole e comprensibile, senza però cadere nel comune. Per quanto riguarda la storia, è raccontata in modo chiaro, le descrizioni per come fatte aiutano l'immedesimazione nelle scene. Per quanto riguarda la storia, è comprensibile che in quei tempi per le donne fosse difficile riscattarsi, per quanto desiderino la libertà e l'indipendenza, ci voleva moltissimo coraggio ad immaginare la vita totalmente senza un uomo al loro fianco, sia perché il potere maschile era molto influente, sia perché non si erano mai dedicate alla scoperta delle loro capacità e qualità, e quindi di quanta forza in realtà avessero per affrontare il mondo da sole. Sicuramente questa storia ci offre molti insegnamenti, però mi è dispiaciuto che siano rimasti IN PARTE solo teorici.

un buon libro, scritto in modo scorrevole e piacevole. l'autrice romanza il mito di Arianna e la sua storia. Mi aspettavo forse qualcosa di più, più emozioni.