Questo è stato per me il primo approccio a questo genere di narrativa storica e mi sento di definirmi soddisfatta. Questa opera prima l'ho trovata interessante e piacevole in ciò che ha voluto raccontare e per come lo ha raccontato perciò la mia valutazione è positiva. Questo romanzo non è privo di difetti e sicuramente avrei voluto vedere sviluppata maggiormente la storia a livello di pagine, concedendoci così un approfondimento maggiore di alcune dinamiche ed alcune vicende trattate nella storia. Avrei voluto vedere soprattutto uno sviluppo più graduale della protagonista, che essendo un'anima complessa, per certi versi ha avuto poco modo per mostrare il suo sviluppo se non in corsa risultando leggermente affrettato. La penna l'ho trovata gradevole ed interessante, ha saputo tirare fuori delle frasi estremamente evocative che ho apprezzato profondamente e che mi hanno particolarmente colpita. L'utilizzo di alcuni latinismi oltre che un ottimo esercizio stilistico l'ho trovato un'ottima caratterizzazione alla storia ed ovviamente ai personaggi. Le tematiche portate dall'autrice sono tremendamente attuali e mi hanno fatta apprezzare ancora di più questa opera che per quanto breve ha molto da dire.
Aura. Vento di fuoco
Aura è la storia di una ragazza ostinata come la pietra, viva come il fuoco e ribelle come il vento, è la storia di un ritorno a casa, di un destino apparentemente segnato contro cui battersi, del bisogno di scappare per ritrovarsi e dell'importanza di combattere con tutte le forze per ciò che si crede giusto. Il passato, per Giulia, magari è morto, ma il futuro è ancora lì che la guarda negli occhi.
«Scappa, e non guardarti più indietro.»
Il passato di Giulia è una somma di scelte sbagliate. La scelta di suo padre di allearsi con Marco Antonio contro l'imperatore Augusto ha portato la sua famiglia a essere cacciata da Roma ed esiliata a Brixia, circondata dai barbari della Gallia Cisalpina. La sua scelta di sposare il Legatus Quirino l'ha lasciata vedova troppo giovane, custode di ricordi preziosi e irripetibili che la morte ha reso insopportabili. E anche la scelta di scappare in una gelida giornata di Februarius dalla villa patrizia per tornare a casa, a Roma, e riconquistare la sua eredità, il suo titolo e l'onore della sua famiglia sembra sbagliata: costringe infatti Giulia a scegliersi un nome barbaro, Sil, a infilarsi una rozza tunica di lana grezza da serva e a vivere con la sensazione di essere braccata dall'alba alla notte. La Gallia Cisalpina, del resto, è una regione pericolosa da attraversare da sola, anche per una ragazza come Giulia che sa usare bene la lama di un coltello. Ci sono montagne impervie, foreste fitte e le tribù autoctone dei Camunni che si stanno ribellando all'occupazione militare dei Romani. In Gallia regnano il caos, la morte e la distruzione, e Giulia, per tornare a casa, ci deve passare in mezzo. È proprio qui che la sua strada incrocia quella del Principe Druso Maggiore, figliastro dell'imperatore Augusto e comandante delle legioni cisalpine in guerra contro le tribù insorte, e quella di Jarl, un giovane camunno in cerca di vendetta contro chi ha incenerito il suo villaggio, la sua famiglia e il suo futuro. Due vite agli opposti, due nemici che hanno in comune solo una cosa: Giulia.
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Autore:
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:7 maggio 2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Pandora99 02 gennaio 2025Inaspettato
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alessia 28 novembre 2024
Aura A malincuore devo dire che questo romanzo non mi ha fatto impazzire. Nonostante sia molto scorrevole e per niente pesante, mi ha lasciato confusa e con molte domande senza risposta. A partire dal ritrattato della protagonista, Giulia, che per quanto venga ritratta come una donna forte in realtà non si capisce bene chi sia e che cosa voglia veramente. È come se l’autrice avesse voluto darle più sfumature caratteriali ma che insieme risultano un miscuglio caotico. La trama anche è molto confusa e pressoché inesistente. La fine non ha per niente senso, non si capisce come ci si sia arrivati, i pensieri e le azioni dei personaggi non vengono spiegati e nemmeno gli ultimi avvenimenti. Di conseguenza questo porta ad un epilogo disordinato , con milioni di domande senza risposte, con personaggi apparsi improvvisamente e che non si capisce chi siamo. L’impressione è quella che sia stato scritto e buttato lì giusto per dare una conclusione alla storia senza però argomentarlo.
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alclea 26 agosto 2024Carino
Libro ambientato ai tempi di Augusto avente per protagonista Giulia, una donna in cerca di riscatto. Pur non essendo caratterizzato da una lettura fluida al 100%, si lascia leggere tutto d'un fiato. La protagonista risulta un po' acerba, pur mostrando un'evoluzione che al termine del romanzo la porterà a ritrovarsi e a scegliere per se stessa. Trama intuibile nel suo evolversi, ma dal finale non propriamente scontato.
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