La banda dell'Arancia Meccanica - Massimo Lugli - copertina
La banda dell'Arancia Meccanica - Massimo Lugli - 2
La banda dell'Arancia Meccanica - Massimo Lugli - 3
La banda dell'Arancia Meccanica - Massimo Lugli - 4
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La banda dell'Arancia Meccanica
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Descrizione

Erano il terrore della Roma bene, i "coatti" di periferia che sembravano usciti da un film.

«Lugli è uno dei migliori cronisti-segugi al lavoro a Roma.» - Corrado Augias


Erano il terrore della Roma bene, i “coatti” di periferia che sembravano usciti da un film. Colpiscono nei quartieri più esclusivi della Capitale, dove la gente si sente più al sicuro. Individuano la vittima per strada, la inseguono e la derubano dopo averla picchiata. Poi, all'inizio degli anni Ottanta, il salto di qualità: cominciano a prendere di mira le ville e gli appartamenti di lusso, e non si limitano a rubare. Le case si trasformano in teatri dell'orrore, che la gang devasta e saccheggia dopo aver malmenato, stuprato e terrorizzato gli abitanti. Un incubo che vale agli spietati criminali il nome di banda dell'Arancia Meccanica. Tra le vittime ci sono anche personaggi famosi, attori e cantanti, e molti fuggono spaventati dai quartieri ricchi. Per anni, tra il 1979 e il 1983, le forze dell'ordine li inseguono invano, ma la banda sembra avere la misteriosa capacità di anticiparne le mosse. Ci vorranno oltre 700 rapine e un bottino da 15 miliardi di lire – oltre a gioielli, pellicce e orologi rubati – prima che l'incubo finisca e la gang, capitanata da un ex poliziotto, finisca in manette. Massimo Lugli trasforma la cronaca nera in letteratura, raccontando la storia angosciante e maledetta della gang che ha seminato il panico nella Roma bene. Il romanzo della banda che terrorizzò Roma. Tra gli anni Settanta e Ottanta una gang sadica e spietata spadroneggiava nei quartieri ricchi della Capitale. Come in un film, e invece era realtà. Rapine, aggressioni, stupri, torture. Come ha potuto farla franca per tanti anni? Davvero qualcuno ha coperto la banda?

Dettagli

6 maggio 2025
288 p., Brossura
9788822793577

Valutazioni e recensioni

  • Ema_
    Il solito (grande) Lugli

    Massimo Lugli è autore che oramai si ama o si detesta. Io lo amo ma mi aiuta molto il fatto di essere romano, e alla Capitale sono dedicate la maggior parte delle sue opere e di apprezzare il misto di cronaca di fatti reali e parte di invenzione che ormai caratterizza stabilmente la sua cifra stilistica. Anche ne "La banda dell'Arancia Meccanica" Lugli prende ampiamente spunto da fatti di cronaca nera specificatamente della fine degli anni '70, mutando quel che c'è da mutare, e ancora una volta inserendo la golosa prospettiva di un cronista di nera e delle dinamiche polizia-stampa che ne caratterizzano il modus operandi. Per me, di nuovo, un thriller di pregevolissima fattura.

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