Un libro che ti trascina dentro ad una storia che riesci a visualizzare. Lettura semplice che strappa risate ma che allo stesso tempo induce a riflessioni profonde mediante dialoghi e citazioni filosofiche. Paolo Ruffini sta raggiungendo livelli importanti, con i suoi ultimi spettacoli teatrali, documentari, film e adesso con questo libro.
Benito, presente!
Paolo Ruffini scrive un romanzo dalla forza gentile e sognante, una favola che attraversa la Storia per riconciliarci con un destino diverso, lasciandoci vedere cosa saremmo tutti se qualcuno ci esortasse a scegliere l’educazione all’amore non solo a scuola, ma nella vita.
Edoardo Meucci insegna Storia in un liceo di Milano. È un uomo di quella sinistra che “ora non c’è più” (come direbbe lui), convinto antifascista, solitario, un po’ asociale, la sua vita sembra un cliché impolverato e triste, in cui il bellicoso fervore politico serve a mascherare anche la sua infelicità. Edoardo tratta male tutti e sta antipatico a tutti: estranei, studenti, bidelle e colleghi. Quando uno studente loda alcune “cose buone” del fascismo, Edoardo perde le staffe e lo sbatte fuori. I genitori minacciano di denunciarlo e il preside lo sospende, trovandogli un posto in una scuola elementare a Predappio, il paese di Mussolini. Qui, Edoardo non fa che replicare la stessa indole aggressiva, rivolgendosi ai bambini come fossero piccole camicie nere, facendoli piangere subito. Redarguito dalla Preside, si trova di fronte a un ultimatum: o cambia atteggiamento, lasciando la politica fuori dall’aula, o sarà radiato. La mattina successiva c’è un temporale; quando Edoardo corre a scuola, sbatte contro il collega Luigi proprio mentre un tuono fa tremare le finestre. Non sarà solo un tuono, bensì l’innesco di uno shock spazio-temporale che li catapulterà in quella stessa scuola, ma nel 1890. Tra gli studenti, ora, c’è proprio il piccolo Benito Mussolini. L’incontro con il duce è sconvolgente. Il piccolo Benito è un bullo, violento e anaffettivo. Tra Luigi, accanito anarco-insurrezionalista pronto all’azione, e la magica influenza di Editta, una giovane maestra che lotta contro un sistema maschilista, Edoardo sperimenterà il più atroce dei dubbi e la più rivoluzionaria delle scoperte: far fuori il futuro dittatore, o provare invece a educarlo?
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Sergio 27 maggio 2025Consigliato
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Ale 23 febbraio 2025Prima Boh...poi beh...
All'inizio son stato preso dalla voglia di metterlo da parte, il solito polpettone di antifascismo dove anche l'acqua deve essere certificata antifà per poter essere bevuta...ho stretto i denti e proseguendo nel racconto mi son reso conto che da comico qual è Ruffini, stava estremizzando i personaggi per poi equilibrare il tutto mano a mano che ci si addentra nella storia....alla fine ti trovi a passare un pomeriggio piacevole con un amico che ha una storia leggera e un po' originale da raccontarti, strappandoti una risata, una lacrima e qualche riflessione...per me Ruffini Promosso!
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