Un capolavoro della letteratura francese del '900, uno dei romanzi più belli che ho letto negli ultimi mesi. Candore, dolcezza e cattiveria si mischiano in un'estate afosa e terribile. L'amore di un padre per un'altra donna, l'orrore all'idea di avere una matrigna e un piano terribile per cercare di evitare il matrimonio. Il primo amore, il caldo delle spiagge francesi, l'innocenza dei diciassette anni e l'illusione della gioventù sorreggono un libro degno dei più grandi scrittori del secolo scorso. "Ripeto questo nome sommessamente, a lungo, nel buio. Allora qualcosa si leva in me che io accolgo col suo nome, a occhi chiusi: buon giorno, tristezza"
Bonjour tristesse
Doveva essere un'estate speciale per la giovane Cécile, quell'anno in Costa Azzurra, in quella splendida villa bianca affacciata sul Mediterraneo, in compagnia del padre e di Elsa, la sua nuova amante. Un'estate davvero indimenticabile, se non fosse stato per l'arrivo di Anne, un'amica della madre di Cécile, morta quindici anni prima. Raffinata, colta, elegante, di una bellezza impenetrabile, la nuova arrivata conquista subito il padre di Cécile che in pochi giorni decide d'interrompere la sua relazione con Elsa e di sposare Anne. L'ammirazione nei suoi confronti non impedisce a Cécile, tuttavia, di vedere in Anne una rivale, una minaccia per la propria libertà, al punto da mettere in scena, grazie alla complicità di Elsa e dell'amico Cyril, un gioco sottile e lucidamente orchestrato per dividere i due amanti. U piano perfetto, ma con esiti del tutto inattesi e ben più drammatici e devastanti di quanto Cécile avesse mai potuto prevedere.
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Autore:
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Edizione:6
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Anno edizione:2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Carlotta 12 gennaio 2025Un capolavoro
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nosen 01 gennaio 2025Buongiorno tristezza
molto triste
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jannarelle 28 luglio 2024La tristezza è in grado di sopravvivere al tempo
Nell’estate dei suoi diciassette anni, Cécile, orfana di madre, scopre e sperimenta emozioni forti e travolgenti, soggiogata dal fascino del padre, un quarantenne piacente e libertino, ma anche di Anne, amica di famiglia pacata ed elegante. Quando i due adulti le comunicano l’intenzione di sposarsi, Cécile va in crisi: se da un lato Anne è la figura in grado di rispondere al suo bisogno d’affetto, dall’altro rappresenta anche lo sgretolamento della vita rumorosa e frivola vissuta fino a quel momento e la sua sostituzione con una quotidianità calma e ordinata. Questi sentimenti ambivalenti nei confronti di Anne porteranno Cécile a ideare e mettere in pratica un piano cinico e infausto per ripristinare lo status quo. Per la sua fragilità e la sua cattiveria, il personaggio di Cécile risulta amabile e destabile insieme: la mancanza di un affetto autentico nella sua vita si manifesta con una costante ricerca di attenzioni, di approvazione, di protezione, ma anche con scatti di gelosia, di invidia, e col desiderio di avere, di possedere. Di tutto quel che Cécile prova, resta poi soltanto la tristezza: evocata chiaramente nell’incipit e nel finale (a mio parere bellissimo e con un’atmosfera molto decadente), aleggia in realtà in tutto il libro come uno spettro; a differenza di tutti gli altri stati d’animo, la tristezza è in grado di sopravvivere al tempo e di ritornare di quando in quando, venata di rimorsi e qualche rimpianto.
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