Bournville

‘Bournville’ ha meno personaggi ed è meno articolato de ‘La famiglia Winshaw’ (altra saga familiare di Coe), ho però dovuto schematizzare a parte personaggi e parentele. Il libro è piacevole, ero forse io fuori allenamento. Vengono trattate le vicende di una famiglia inglese, nei decenni dai '40 a oggi. L’Inghilterra durante e dopo il secondo conflitto mondiale, il discorso della vittoria del Re Giorgio VI, i mondiali di calcio ’66, i film di James Bond, matrimonio e divorzio di Carlo e Diana, il funerale di lady Diana, il discorso della Regina Elisabetta nell’anniversario della vittoria degli alleati nelle guerre mondiali, la Brexit, la pandemia. Gli eventi citati vengono vissuti e sentiti in modo diverso dai partecipanti, l’autore è bravo a descriverne percorsi di vita, nature e vicissitudini. Trovo sia una lunga storia nella quale è facile immedesimarsi, utile anche come 'chiave di lettura' degli inglesi.

Bournville, secondo me, può essere letto sia sotto l’ombrellone col rumore delle onde e una bibita fresca da sorseggiare, ma anche avvolti da una coperta calda, con una tazza di cioccolata e le luci dell’albero di Natale accese. Un libro dal profumo intenso di cioccolato e dall’odore di auto vintage, con un pizzico di modernità che vi riconnetterà con la realtà.

Ho letto questo libro perchè mi è stato consigliato dal mio compagno che ne era rimasto piacevolmente sorpreso. Devo dire che è stata una bella scoperta, scorrevole e affascinante con colpi di scena sorprendenti. Dopo questo ho letto anche altri libri di Coe e penso che sia entrato nella mia top ten degli autori preferiti.