Bridget Jones's baby. I diari

Questo libro mi ha incuriosito dopo aver visto il terzo film al cinema e mi ha sorpreso. Dico questo perché anche se è chiaro che il libro sia stato fatto apposta per il film dal quale è tratto e quindi deve essere simile, c'è una cosa che non lo è ma non dirò per non fare spoiler ma chi leggerà questo libro dopo il film se ne accorgerà. Veniamo al libro che non mi è dispiaciuto come il film, ma non posso dire che sia stato un capolavoro visto che si presenta come un diario alla quale bridget racconta ciò che gli accade. Ma la cosa che non mi fa dire capolavoro è il fatto che come nel film bridget ha 40 e passa anni e Darcy è diciamo di mezza età e quindi anche se si vuole continuare il filone dei precedenti non viene fuori quello che io ho provato con i precedenti. Infine posso dire che togliendo questo e pensando a scene non presenti nel film più la sorpresa mi ha lasciato abbastanza soddisfatta. Chi è appassionato della saga non può quindi farsi sfuggire questo libro.

Il libro è il terzo capitolo della saga di Bridget Jones. Come sempre è scritto sotto forma di diario, particolare che lo rende scorrevole e leggero, ma soprattutto intimo. Bridget pare conoscere solo due uomini nella sua vita, che a distanza di anni tornano, e a causa di una noncuranza riguardo alle precauzioni, si ritrova incinta ma non sa chi sia il padre. Come è tipico del personaggio, vive questa situazione con leggerezza, ironia e anche con immaturità. Nonostante la storia non sia molto articolata od originale, la scrittrice si lascia ricordare sia per il modo informale in cui scrive, sia per gli immancabili film che seguono.

Quello che mi è piaciuto meno della serie. Troppo sceneggiatura cinematografica