Un romanzo ambientato in Egitto, durante turbolenti anni di cambiamenti e rivendicazioni. Grazie a questi personaggi possiamo vivere la storia di questo bellissimo Paese da diversi punti di vista, tutti molto genuini e semplici, come se guardassimo proprio con i nostri occhi. Lo stile è semplice, ma non banale, scorrevole e davvero molto molto piacevole, lo consiglio!
Cairo Automobile Club
Alla fine degli anni quaranta, sotto le pale dei ventilatori del Cairo Automobile Club, l'Egitto dei pascià e dei monarchi amoreggia con aristocratici e diplomatici d'ogni sorta, basta che siano europei. Regolarmente Sua Maestà il re onora con la sua eminente presenza il tavolo del poker. Stravaganza, magnificenza e decadenza che non escono dalle porte dei saloni pavimentati a parquet. Negli spazi comuni, un esercito di servitori e impiegati venuti dall'Alto Egitto e dalla Nubia si affanna a soddisfare le esigenze dell'inflessibile Kao, camerlengo del re. Il servitore del monarca è anche il capo supremo dei dipendenti di tutti i palazzi reali, che spadroneggia nei minimi dettagli sulla loro misera esistenza e si diletta a professare l'arte della sottomissione. Tra i "sudditi" c'è Abdelaziz Hamam, erede di una ricca famiglia in rovina, arrivato al Cairo nella speranza di assicurare un'istruzione ai figli. Seguendo i cammini contrastanti che prendono i suoi ragazzi, scopriamo gli ultimi sussulti dell'Egitto pre-nasseriano: l'arroganza delle classi dominanti, la miseria dei reietti, il risveglio del sentimento nazionalistico. L'edificio si crepa ovunque, e nel microcosmo dell'Automobile Club, dove il volto nero come il carbone di un domestico aggiunge un tocco di eleganza all'ambiente, fremono i tempi e l'esplosione rivoluzionaria che infiammerà il paese.
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Autore:
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Anno edizione:2016
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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LUISA CHIDDO 24 novembre 2016
Al-Aswani continua a sorprendermi con i suoi libri, uno più bello dell'altro, ambientati in contesti lontani e non così facili da identificare. Tutti noi abbiamo un'idea distorta dell'Egitto e delle sue contraddizioni e qui, invece, vengono alla luce in modo dirompente. Ma il vero tocco di quest'autore è legato alla descrizione e alla scelta dei personaggi. Ognuno, infatti, ha delle sue peculiarità. Sono divertenti, beffardi, tragici, ma pieni di carattere, unici. Altamente consigliato.
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Cristina Giudice 18 maggio 2016
Come già in "Palazzo Yacoubian", Al-Aswani ci regala un affresco variegato e veritiero della società egiziana nelle sue molteplici sfaccettature. Nonostante l'ambientazione lontana nel tempo, i personaggi raccontano una realtà estremamente attuale che è facile ritrovare ancora per le vie del Cairo, in particolare nelle zone più popolari e nelle classi sociali più disagiate. La difficoltà dei genitori di mandare avanti la famiglia con un solo stipendio, gli sforzi degli studenti per accedere all'istruzione universitaria, il servilismo nei confronti di chi è ricco. Dall'altra parte però il desiderio di autoaffermazione, l'aspirazione alla dignità personale, la voglia di riscatto e di libertà dall'oppressore: sentimenti quanto mai attuali e vivi nello spirito dei giovani cairoti di oggi.
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