Il libro si propone di investigare sulle origini del caos italiano guardando a singoli aspetti dei malfunzionamenti del nostro sistema politico per come si è andato costruendo e poi consolidando dal 1861 a oggi.
«L'esperienza pluridecennale di osservatore politico arricchisce i suoi libri di storia di un understanding inusuale tra gli accademici: una singolare capacità di entrare nelle pieghe degli avvenimenti, una certa inconfondibile saggezza» - Corriere della Sera
Da anni la politica italiana vive un clima di continua campagna elettorale condotta per minare la legittimità degli avversari e lasciare aperte le porte a tutte le alleanze possibili. Questa incapacità di imparare le regole dell'alternanza è considerata il frutto avvelenato del passaggio dalla Prima alla Seconda repubblica. Ma potrebbe non essere così. Paolo Mieli ripercorre la vita del nostro Paese attraverso una serie di storie – la politica dei primi anni del Regno; la Grande Guerra; il fascismo; politici del dopoguerra come De Gasperi, La Malfa o Nenni; il golpe del generale De Lorenzo o il dirottamento dell'Achille Lauro; il caso Montesi; l'assassinio del giudice Caccia – che contribuiscono a disegnare un ritratto inedito dell'Italia e della sua politica, mostrando come l'incapacità di dar vita a meccanismi che creino l'alternanza tra schieramenti costituisca il male originario della politica italiana.)
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