Nel romanzo le descrizioni del giardino del castello della principessa Fior della Notte, degli usi e costumi di Abdullah sono ben fatte, però a mio parere questa storia mi ricorda molto Aladin
Il castello in aria
Il Castello Errante è scomparso, e così il suo proprietario, il potente mago Howl. E anche il demone del fuoco Calcifer sembra essere svanito nel nulla. Contemporaneamente, molto più a sud del regno di Ingary, un giovane venditore di tappeti di nome Abdullah, famoso in tutto il villaggio per i suoi sogni a occhi aperti, si rende conto che una dopo l'altra le sue fantasie iniziano ad avverarsi. È il potere dell'immaginazione o c'entra qualcosa il misterioso tappeto di cui il giovane è appena entrato in possesso, e sul quale dorme ogni notte? E la principessa Fior-della-Notte è vera o si tratta di un altro bellissimo sogno? Una movimentata avventura a cavallo fra due regni, fra castelli volanti, geni in bottiglia, mostruosi djinn, angeli e creature stregate dall'identità multipla, in cui la coraggiosa Sophie dovrà trovare una risposta a mille enigmi, e ricostruire passo dopo passo il mistero legato alla scomparsa di Howl. Questo romanzo costituisce il seguito de Il castello errante di Howl, che ha ispirato l'omonimo film d'animazione del Premio Oscar e Leone d'Oro alla Carriera Hayao Miyazaki.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Timidy 18 maggio 2024
-
SaraOfAvalon 15 maggio 2022Meno bello rispetto a "Il castello errante di Howl"
Secondo capitolo della trilogia di Diana Wynne Jones, è “Il castello errante di Howl” in versione “Le mille e una notte”. Procede piuttosto lento nella prima metà, lentezza che era già percepibile in “Il castello errante di Howl” senza poi davvero pesare sul primo libro. Prende velocità e corpo nella seconda parte, quando al protagonista si affiancano il soldato e i due gatti, e vengono rievocati i vecchi protagonisti. Rispetto al primo è un pochino inferiore, principalmente a causa del protagonista che poco regge il confronto con Sophie e Howl. A conti fatti, non è un libro terribile.
-
SARA TARALLO 05 dicembre 2017
Secondo capitolo della trilogia di Diana Wynne Jones, è un “Il castello errante di Howl” in versione “Le mille e una notte”: procede piuttosto lento nella prima metà, ma fila nella seconda quando al protagonista di affiancano il soldato, i due gatti e vengono rievocati i vecchi protagonisti. Rispetto al primo è un pochino inferiore, per lo più a causa del protagonista che poco regge il confronto con Sophie e Howl, ma nel complesso non è un brutto libro.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it