Compositore. Studiò a Torino e a Venezia, poi si perfezionò in Germania. Fu dal 1926 al '28 direttore del conservatorio di Firenze. Alla scuola tedesca (in particolare Meyerbeer e Wagner) si formò il gusto per le grandi sonorità orchestrali e per gli effetti spettacolari, che poi trasferì nelle sue opere, sia nelle minori, come Asrael, Fior d'Alpe, Il signor di Pourceaugnac, La figlia di Iorio e Notte di leggenda, sia nelle maggiori, come Cristoforo Colombo (1892) e Germania (1902), entrambe su libretti di Illica, nelle quali l'afflato romantico non impedisce un moderato realismo d'accenti, sì che F. poté essere associato al verismo della «giovane scuola» italiana.