Compositore e direttore d'orchestra. Allievo a Roma di Respighi, dopo gli iniziali lavori (l'ouverture Tartarin de Tarascon, il poema sinfonico Sardegna) riecheggianti toni respighiani, andò via via elaborando un linguaggio personale, sintesi di procedimenti gregoriani, di elementi della tradizione popolare sarda e, da ultimo, anche di tecniche dodecafoniche. Fra le sue composizioni: le opere Gli Orazi (1941), L'organo di bambù (1955), I Shardana (1959), Esculapio al neon (postuma, 1966-82); le danze primitive sarde per orchestra Nuraghi (1952); Sonata drammatica per pianoforte e orchestra (1947); l'oratorio Il processo di Cristo (1949).