Violinista e compositore. Allievo di G.B. Somis, ricoprì diversi incarichi presso la corte e il Teatro Regio di Torino. Fece viaggi concertistici a Parigi, a Londra, ove strinse amicizia con J.Ch. Bach, e in Russia; in occasione di quest'ultima tournée portò con sé il più celebre degli allievi, G.B. Viotti. Partendo da moduli barocchi del linguaggio strumentale, P. li sviluppa nella direzione di un accentuato virtuosismo che fonde e armonizza, nell'ultima fase creativa, con originali istanze espressive. Compose 8 opere, 2 balletti, un oratorio, cantate e arie, il melologo Werther (1790), ma la parte più significativa della sua produzione è costituita dalla musica strumentale, destinata in prevalenza al violino e comprendente, fra l'altro, un concerto e 18 sonate per violino, varie raccolte di sonate a tre, quintetti e quartetti per vari strumenti, sinfonie per archi, due oboi e due corni.