Organista e compositore. Studiò con C. de Rore a Ferrara, dove nel 1571 prestò servizio all'organo della corte ducale. Strumentista fra i più rinomati del suo tempo, maestro di Frescobaldi, ha una notevole importanza nel campo del madrigale, nel quale si pone come un anello di congiunzione tra de Rore, del quale proseguì le ricerche espressive e cromatiche, e Gesualdo. Molto importante è soprattutto il libro di Madrigali per cantare et sonare a uno, e doi, e tre soprani (1601, scritto per il «concerto delle dame» della duchessa d'Este), con la parte dell'accompagnamento interamente realizzata e non limitata all'annotazione del basso continuo, secondo una concezione chiaramente monodica e armonica che influenzerà lo stesso Monteverdi. Scrisse anche mottetti e altri 7 libri di madrigali a cinque voci.