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Il medico Nigeriano Bennet Omalu, coroner della città di Pittsburgh, nei primi anni duemila s’imbatté nel corpo senza vita di ‘Iron’ Mike Webster, ex giocatore di football degli Steelers e morto dopo anni di depressione, emicrania e istinti suicidi tenuti a bada con numerosi psicofarmaci. Il dottore scoprì che a causa della sua vita da atleta l’uomo era stato vittima di ripetuti colpi subiti alla testa, circostanze che l’avevano portato a contrarre la CTE (encefalopatia cronica traumatica). Omalu dopo aver pubblicato la propria ricerca, e con l’aiuto del suo superiore e di un ex medico della National Football League, cercò di sensibilizzare il mondo sul rischio corso dagli atleti.
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