Un interessante testo sull'amicizia, nel quale l'autrice passa in rassegna le varie forme di questo legame, che è basilare nei rapporti interpersonali. Sottili sono le varie sfaccettature dei tipi di amicizia ivi enumerati e spiegati, tutti comunque aventi come minino comune denominatore la necessità che ha l'uomo di stringere amicizia. Questa può poi evolversi o ridursi verso altre forme, ad ogni modo fondamentale è curarle ed evitare di disperdere energie verso accezioni sedicenti tali, che invece vanno trattate con modalià differenti. L'autrice basa il suo libro sia su ricerche (rafforzate anche diverse interviste) personali che su un'ampia storiografia sul tema. In conclusione ne risulta un'opera completa, a cui attingere anche per eventualmente rivedere le proprie (passate e attuali) amicizie e porsi in un'ottica più consapevole verso future.
Contro-filosofia dell'amicizia. Vivere, riconoscere e mantenere un legame speciale
Una guida controcorrente per educarci all’amicizia, prepararci alle sue ambivalenze e difenderci dalle sue imitazioni.
Si dice che Talete, per osservare il cielo, cadde in una buca perché aveva perso di vista la terra su cui posava i piedi. Lo facciamo un po' tutti quando, in fatto di amicizia, abbiamo in mente l'amico ideale – presente, divertente, comprensivo, premuroso – e paragoniamo i nostri amici in carne e ossa a questa specie di mito, perdendo il polso della nostra (e loro) umanità. I primi a costruire questo "mito" furono i filosofi antichi, da Aristotele a Cicerone, da Seneca a Marco Aurelio, per i quali l'amicizia è un sentimento elitario e virtuoso, superiore a ogni altro legame. Oggi, però, l'amicizia si declina in forme e contesti molto diversi dal passato – non da ultimo quelli digitali –, e guardare così alto porta a riflettere in questa immagine, illusoria e un po' anacronistica, i nostri desideri, e a incorporarli nelle persone che incontriamo, esponendoci (ed esponendole) a cocenti delusioni. Peggio: l'idealizzazione dell'amico confonde quali siano i valori non negoziabili che ci devono unire. Gli amici "perfetti" non esistono, ma la certezza che i nostri amici, esattamente come noi, non sfuggano dall'accumulare difetti, più o meno nella stessa misura in cui accumulano pregi, non significa rinunciare a vivere autenticamente l'amicizia. Al contrario, proprio ripulendo il nostro parabrezza dalle facili illusioni dell'amico perfetto, riusciremo a vivere l'amicizia profonda e ad apprezzarla come la più salda e duratura forma di essere uomini tra gli uomini, arrivando nel contempo a dare il benservito, senza rimorsi né alibi, agli amici che non sono degni di portare questo nome, sbiadite – e talvolta addirittura pericolose – imitazioni degli amici "veri".
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Anno edizione:2022
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Luigibab 06 gennaio 2025Amicizia declinata in varie forme
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