Il coro femminile di Chilbury

Inghilterra, Seconda Guerra Mondiale, Il Blitz e le diverse fasi del conflitto sconvolgono la quotidianità di città e piccoli villaggi ogni giorno di più. La fisionomia delle comunità ne è stravolta: le donne si trovano giocoforza a dover diventare protagoniste attive della vita cittadina oltre che della loro vita personale. Ed è proprio su una straordinaria comunità al femminile che si concentra lo sguardo di Jennifer Ryan in questo romanzo. Troveremo madri divise tra l’ansia per il destino incerto dei propri figli al fronte, il peso delle consuetudini passate nelle quali sono state cresciute e il desiderio di costruire un futuro differente nelle azioni e nelle convinzioni per sé e per i propri figli, giovani donne chiamate a prendere brutalmente consapevolezza della complessità dell’esistenza e delle conseguenze delle proprie azioni, bambine guidate dagli eventi a scoprire il proprio potenziale e a scegliere di operare per il bene qualunque sacrificio questo richieda. Attitudine all’intraprendenza e anelito di autodeterminazione non preserveranno dal dolore le donne protagoniste della storia, ma regaleranno loro la possibilità di rifondare la propria esistenza su basi nuove e più solide dal punto di vista umano e sociale. Buono l’inquadramento storico della vicenda nonostante non sia il suo fulcro, impossibile non provare empatia per i personaggi convincenti e delineati con grande cura, encomiabile l’abilità dell’autrice nel costruire tanto i momenti drammatici quanto i siparietti divertenti, piacevolissimo il suo stile di scrittura.

Se l'autrice ne scrivesse altri li comprerei subito! Veramente avvincente, tutti i personaggi ben caratterizzati e un finale che dona fiducia. Mi ha appassionato davvero tanto.

Storia raccontata attraverso i diari e le lettere delle protagoniste, narra i vari accadimenti di una cittadina di provincia. Il coro e i fatti della guerra appaiono in modo quasi marginale. NOn mi e' piaciuto.