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È un libro per chi vuole entrare nella storia dell’Italia del novecento. Immergersi in questo libro significa si comprendere la vita di Nat, Nata, Natalia Ginzburg, in modo molto intimo, partendo da lei stessa, dalle sue cose più segrete, anche di ragazza, donna e madre, ma soprattutto comprendere quanti e quali intrecci fittissimi fra tante vite di uomini e menti eccellenti si svolgessero in quei tempi. Natalia era cognata del grande Adriano Olivetti e questo tii fa aprire a quel mondo, sposo’ Leone Ginzburg e non sere dire altro… nel libro vivi l’esperienza dei vari cambiamenti di casa, del confino, della guerra, vivi la nascita dell’Einaudi, conosci da vicino Luigi Einaudi... Conosci i figli di Natalia, la famiglia del Lessico, gli scrittori suoi amici (Pavese, Morante, Moravia, Calvino per parlare solo di alcuni), conosci il suo amico fraterno, e critico, Cesare Garboli. Il suo secondo matrimonio con Baldini, i figli, la vita a Londra, il ritorno, l’esperienza politica, quella di protagonista della vita italiana su La Stampa, L’Unita ecc., nella scia dell’eredità morale “sii utile agli altri” che le aveva lasciato Leone prima di morire in carcere... È un libro che leggi con il cuore e, le case e le città (soprattutto la sua Torino) le vivi, le ami e le vedi veramente. Le persone le conosci, non per quello che apparivano, ma per la loro essenza umana, con tutte le loro fragilità, che accompagnano sempre le grandezze. Sono ancora al Verano, alla ricerca delle lapidi di alcuni di loro.... E ringrazio tutti, per quello che hanno dato all’Italia con le loro vite normali ma magnifiche. Ammiro molto Sandra Petrignani per la qualità E competenza dei suoi lavori e per la sensibilità e l’amore con cui li svolge. Questo libro lo Strega lo meritava tutto, anche in omaggio a Natalia Levi Ginzburg.
Perchè Corsara? Preciso e appassionato ritratto di una donna che ha fatto della scrittura il suo personale rifugio, specchio di una personalità forte e di un carattere a volte anche rude. La Petrignani delinea vita, opere, gioie e dolori della scrittrice premio Strega 1963. Una donna spesso controcorrente, una combattente. Da leggere per scoprire, o riscoprire, una figura di spicco del panorama letterario italiano del Novecento.
Non esiste luogo migliore per incontrare un autore, che i suoi libri. Certo che una biografia non toglie e non aggiunge nulla alla produzione ma è utile per ricostituire un personaggio (al di là del suo essere scrittore) e a maggior ragione quando si tratta, come in questo caso, di una protagonista della vita culturale italiana ad ampio spettro. La Petrignani ha una venerazione non comune ma neppure acritica per Natalia Ginzburg, e forse, travolta da questa venerazione, ha scelto per questo suo saggio dai toni romanzati un criterio semplice: dire tutto quel che si può umanamente dire su Natalia Ginzburg. Il libro è iperdocumentatissimo a livelli impressionanti ed il risultato è una mole enorme di informazioni, senza chiari criteri di priorità, che riguardano tutto il conosciuto: dalle scarpe che porta Nat, l’arredo delle sue case e l’arredo delle case di amici e conoscenti (con visite documentate in loco); gli scorci dalle finestre delle sue differenti case; il suo carattere, i fratelli, i genitori, le amicizie (il gotha della cultura del '900), ma anche i caratteri degli amici, dei fratelli, dei conoscenti; gli amori, ma anche le storie degli amori degli amici e dei fratelli, dei conoscenti, dei genitori, dei parenti di terzo grado, e quelle delle relazioni extraconiugali degli amici e degli amici degli amici e dei parenti; i figli, ma anche i figli degli amici e le loro storie; i suoi gusti culinari ma anche quelli di chi la frequenta; i libri scritti da lei, ma anche da chi le sta intorno; i riassunti dettagliati di tutti gli articoli, dei racconti e dei romanzi; le ricostruzioni degli scritti a partire dalla vita, ma anche la vita, là dove manchi qualche tassello dall’archivio impressionante della Petrignani, ricostruita fantasiosamente a partire dai libri; la descrizione della tomba e quella di parenti, dei familiari e degli amici. L'unica pecca è che di tutti i libri scritti dalla Ginzburg ne anticipa trama e finale, un atto osceno per chi volesse leggere con calma l'opera omnia, un vero sgarbo nei confronti dei lettori. Siete avvertiti.
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