"Cose che non si raccontano" di Antonella Lattanzi (Einaudi, 2023) è un romanzo autobiografico che affronta con intensità e coraggio il tema del desiderio di maternità e del dolore che spesso lo accompagna. È il racconto di una diga interiore che si rompe, liberando non solo lacrime ma anche rabbia, vergogna, solitudine: emozioni che, per cultura, pudore o paura, si tendono a nascondere. Lattanzi abbatte quella diga con una scrittura diretta, senza filtri, conducendo il lettore nella stanza più intima della sua esperienza: la lotta estenuante per diventare madre. Antonella e Andrea desiderano un figlio, ma quello che dovrebbe essere un percorso naturale si trasforma presto in una battaglia fisica e psicologica, segnata da fallimenti, attese e dolore. Dopo due interruzioni volontarie di gravidanza a vent’anni, oggi è il corpo a non rispondere più. Inizia così un viaggio duro e medicalizzato, fatto di aghi, esami, parole che feriscono e silenzi assordanti. Il romanzo è molto più di un semplice memoir: è un atto d’amore, una testimonianza di verità, un'esplorazione spietata ma delicata del dolore. Non mancano, però, momenti di tenerezza, empatia, solidarietà: mani che si stringono nel buio, amici che restano, sogni che sopravvivono alle notti più lunghe. Con una prosa limpida e potente, Lattanzi riesce a trasformare la sua esperienza personale in una narrazione universale, capace di toccare chiunque. Non solo le donne, non solo chi ha vissuto un percorso simile, ma tutti: uomini e donne, chi cerca e chi ha perso, chi ama e chi ha dovuto lasciar andare. "Cose che non si raccontano" è una storia che resta, che scuote, che insegna a guardare in faccia il dolore senza girarsi dall’altra parte. È una ferita aperta, ma anche un gesto di resistenza. Un libro necessario, che tutti dovrebbero leggere.
Cose che non si raccontano
Un libro emozionante, che riesce a parlare in modo vero, e profondamente attuale, di tutte le donne - ambiziose, indecise, testarde, libere di scegliere.
«Questo libro mi ha toccato nel profondo. La letteratura è un’arte magica, e Antonella Lattanzi ha scritto un romanzo che è una benedizione, una maledizione, una catarsi.» - Nicola Lagioia
Ci sono cose che non si raccontano perché le parole sono scogli nel mare. Ci sono cose che non si raccontano per vergogna, rabbia, troppo dolore, e perché se non le racconti, in fondo puoi sempre credere che non siano successe. Antonella e Andrea vogliono un figlio: adesso lo vogliono proprio, lo vogliono assolutamente. Ma è come se non ci fosse niente di semplice, nel desiderio più naturale del mondo: tutto ciò che può andare storto andrà storto, anche l'inimmaginabile.
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Anno edizione:2025
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Giovanni Salzano 16 luglio 2025Antonella Lattanzi scava nel dolore: Cose che non si raccontano è una diga che si rompe e travolge
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alegranata 28 aprile 2025Reale,crudo,bellissimo!
Il tema trattato è sicuramente delicato e forte allo stesso tempo,ma l’autrice ha saputo parlarne egregiamente,fa davvero molto riflettere.Mi sento di consigliarlo a tutte le donne in generale,madri e non. Veramente bello sotto ogni aspetto,leggetelo ….
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PaolaS. 21 aprile 2025Straziante
Il racconto della disperata ricerca della maternità da parte della scrittrice è straziante e lo stile di narrazione, asciutto e inframmezzato da pause, rende ancora più tangibile la sofferenza di questa donna che, spesso sola nel portare avanti il suo progetto, non si è mai fermata di fronte a nulla. Nessun giudizio può essere espresso in proposito, soprattutto da chi è madre, più o meno felice, più o meno volutamente: il bisogno, la necessità di maternità sono personalissimi, a maggior ragione in una società dove, ancora oggi, “Non c’è nessuno che ti aiuta a essere una donna ambiziosa e una donna che vuole diventare madre nello stesso tempo.” (pag. 37). La mia valutazione è 3/4 su 5.
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