Il crocevia delle tre vedove - Georges Simenon - copertina
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Letteratura: Belgio
Il crocevia delle tre vedove
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Descrizione


Lei veniva avanti, la figura ancora indistinta nella semioscurità. Veniva avanti come la protagonista di un film, o meglio come la donna dei sogni di un adolescente.
Era vestita di velluto nero? Fatto sta che era più scura di tutto il resto, che spiccava come un’ombra intensa, sontuosa. E la poca luce ancora sospesa nell’aria si concentrava sui suoi capelli biondi e leggeri, sul viso opaco.
«Ho saputo che desidera parlarmi, commissario... Ma la prego, si accomodi...».
Il suo accento era più marcato di quello di Carl. La voce cantava, abbassandosi sull’ultima sillaba delle parole.
E il fratello le stava accanto come uno schiavo al fianco della regina affidata alla sua protezione.

Tropes e temi

Dettagli

Tascabile
5 luglio 1996
141 p.
9788845912306

Valutazioni e recensioni

  • Stefania Coinu

    Nel garage di un'antica casa situata in un desolato crocevia fuori Parigi, viene ritrovato il corpo di un facoltoso commerciante di gioielli e così il commissario Maigret si ritrova ad indagare nel tentativo di dipanare le fila di una intricata vicenda che si svolge in un'atmosfera lugubre e oppressiva resa ancora più torbida dal degrado morale dei personaggi che in essa si muovono. È una storia diversa da quelle che di solito hanno per protagonista il commissario Maigret, ricca di sparatorie, scazzottate e ferimenti, forse poco credibile, ma estremamente affascinante come lo sono le figure di alcuni protagonisti come l'enigmatica e sensuale Else e l'aristocratico Carl e la soffocante atmosfera nella quale, comunque, il nostro commissario riesce a muoversi con incredibile lucidità e umanità.

  • Renzo Montagnoli

    Non tutte le ciambelle riescono col buco e questa volta è capitato a Simenon che con Il crocevia delle Tre Vedove pasticcia e non poco. Si potrebbe anche dire che se si mette troppa carne al fuoco si corre il rischio di scottarsi e in effetti sono dell’idea che l’autore francese, iniziato questo romanzo in modo interessante con un interrogatorio, senza esito, di ben 17 ore di un sospetto d’omicidio, poi si sia perso per strada, infarcendo la vicenda di troppi personaggi, tanto che alla fine gli arrestati saranno ben sei, fra capi e manovali del crimine. Ma se sono troppi i protagonisti, ben poco verosimile non solo si presenta la vicenda, ma anche la soluzione del caso. E a far perdere la bussola al lettore ci sono poi una serie di fatti che lasciano un po’ basiti, come l’uccisione di una donna davanti agli occhi di Maigret, lo stesso commissario che appare turbato dalla sensualità di Else, una bella ragazza che avrà un ruolo chiave nell’intricata trama, insomma anziché trovare la classica professionalità che è peculiare di Simenon sembra, francamente, di avere per le mani un giallo da quattro soldi. Ci sono poi situazioni che oserei definire esilaranti, come quella in cui i gendarmi inseguono a bordo di un taxi dei banditi in fuga, oppure la perquisizione, dopo un delitto, minuziosa di un posto, un parco, che non comprende però almeno un’occhiata a un pozzo, ma c’è anche un errore clamoroso laddove Maigret fa mettere i rei faccia al muro e poi li guarda in volto, come se lui si fosse trasformato in una sogliola. È inoltre inutile che dica che l’ambientazione, l’atmosfera e l’analisi psicologica dei personaggi non è così attenta come il solito e che anzi si dimostra invero modesta e approssimativa con il ricorso anche ai tanti vituperati stereotipi. Insomma, per concludere, se in L’amica della signora Maigret Simenon mi era parso in vacanza, questa volta invece mi è sembrato in stato confusionale, come di uno che, iniziata un’impresa, ha finito con il perdere il filo del ragionamento. Si legge questo romanzo, si lascia leggere e forse può anche soddisfare, a patto di dimenticare che l’autore è Simenon, da cui è certo lecito pretendere molto di più.

Conosci l'autore

Foto di Georges Simenon

Georges Simenon

1903, Liegi (Belgio)

Georges Simenon è stato un romanziere francese di origine belga. La sua vastissima produzione (circa 500 romanzi) occupa un posto di primo piano nella narrativa europea, confermando il ruolo di Simenon, uno scrittore destinato a incidere sul suo tempo, a suggestionare molti altri autori, ad appassionare milioni di lettori.Grande importanza ha poi all'interno del genere poliziesco, grazie soprattutto al celebre personaggio del commissario Maigret. La tiratura complessiva delle sue opere, tradotte in oltre cinquanta lingue e pubblicate in più di quaranta paesi, supera i settecento milioni di copie. Secondo l'Index Translationum, un database curato dall'UNESCO, Georges Simenon è il quindicesimo autore più tradotto di sempre. Grande lettore fin da ragazzo in...

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